L’eurodeputato Gyöngyösi: Nagorno-Karabakh, la responsabilità del vincitore

I pensieri dell’eurodeputato Márton Gyöngyösi (non allegati) tramite comunicato stampa:
All’inizio di questa settimana il presidente del territorio separatista di etnia armena del Nagorno-Karabakh ha firmato la direttiva per lo scioglimento di tutte le autorità e istituzioni armene del Nagorno Karabakh entro il 1° gennaio 2024, con il ritorno del territorio sotto il dominio dell’Azerbaigian Dopo una tragica guerra in corso da oltre trent’anni, questo evento segna la fine del conflitto (si spera almeno).
Purtroppo non abbiamo motivo di essere eccessivamente ottimisti; la soluzione della questione del Karabakh sembra ancora lontana dall’essere un lieto fine.
Ondate massicce di popolazione armena sono fuggite dal Karabakh e le autorità azere hanno rilasciato dichiarazioni vaghe e controverse sul futuro dell’area.
È un dato di fatto che il Karabakh e i territori circostanti furono occupati in violazione del diritto internazionale nel mezzo del crollo dell’Unione Sovietica, e la popolazione azera locale fu scacciata contro tutte le norme dell’umanità Le autorità armene del Nagorno Karabakh avevano chiaramente una responsabilità nella distruzione di villaggi e città.
Tuttavia, non fornisce alcun motivo all’Azerbaigian per vendicarsi della popolazione armena del Karabakh adesso, trent’anni dopo.
La responsabilità è chiaramente del vincitore Ora noi e l’Unione europea dobbiamo ricordare a Baku che il ripristino dell’integrità territoriale e della sovranità non concede un mandato illimitato Le norme del diritto internazionale devono essere comunque rispettate in qualsiasi circostanza.
Dobbiamo chiarire che, così come l’Azerbaigian ha diritto al proprio territorio, anche gli armeni del Karabakh hanno il diritto di vivere nella loro patria e preservare la loro eredità linguistica e religiosa.
Inoltre, il Nagorno-Karabakh era già una repubblica autonoma all’interno dell’Azerbaigian durante il periodo sovietico, anche se nutriamo i nostri sospetti su cosa significasse esattamente tale autonomia allora; il suo valore simbolico è comunque significativo.
Quindi, l’Azerbaigian è assolutamente giustamente tenuto a garantire l’autonomia territoriale e i diritti collettivi degli armeni del Karabakh nonché a trattare l’area in modo diverso dagli altri suoi territori È una condizione chiave, non solo per la sopravvivenza degli armeni locali ma anche per la pace e la stabilità della regione del Caucaso.
Disclaimer: l’unica responsabilità per le opinioni dichiarate spetta all’autore (s) Queste opinioni non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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