L’industria del turismo solleva preoccupazioni sulla proposta di divieto di alloggi per soggiorni di breve durata in Ungheria

L’Associazione ungherese degli hotel e dei ristoranti ha raccomandato di elaborare regolamenti sugli alloggi a breve termine sulla base di precedenti internazionali e di consultazioni con organizzazioni professionali.

In una dichiarazione inviata a MTI, l’associazione ha osservato che i soggiorni in famiglia rappresentano oltre la metà della capacità ricettiva turistica della capitale.

Ha raccomandato di sospendere il rilascio dei permessi di locazione a breve termine per un anno, nel 2025, durante il quale potrebbero essere condotti sondaggi e realizzati studi, con il coinvolgimento delle organizzazioni professionali, che consentano di elaborare norme che possano fungere da paradigma a livello europeo. livello.

L’associazione ha detto che la regolamentazione dovrebbe concentrarsi sui distretti interni della capitale, in particolare l’area designata come Patrimonio dell’Umanità Estendere le regole a livello nazionale non sarebbe necessario.

L’associazione ha inoltre proposto di applicare agli alloggi commerciali le stesse norme fiscali previste per gli affitti a breve termine.

Come abbiamo già riportato, a Budapest, il sindaco del 6° distretto, Tamás Soproni (Partito Momentum), ha cercato di far votare i residenti per il divieto L’affluenza è stata molto bassa, 20%, e la campagna pro-banning ha vinto solo di qualche per cento (54-46%), ma il sindaco ha preso il risultato come valido e credibile Articolo correlato: Emissione Airbnb in Ungheria: con bassa affluenza e affluenza quasi identica, il VI distretto ordina il divieto

Il partito al governo ha trovato una buona ragione per questo non è affatto un voto rappresentativo per regolamentare pesantemente “Airbnb apartments” in tutto il paese, e già il ministro in carica ha indicato che un regolamento è in lavorazione.

È essenziale sottolineare qui che gli ungheresi più ricchi con legami con il partito al governo possiedono gran parte degli hotel ungheresi e si aspettano un certo boom se mettono fuori combattimento i piccoli proprietari che attualmente rappresentano più della metà dei pernottamenti ungheresi.

Diversi esperti di turismo hanno già parlato dell’enorme perdita che il turismo ungherese subirà se il governo vieterà l’alloggio a breve termine, inoltre il problema dell’alloggio non sarà risolto perché le statistiche non lo dimostrano.

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