L’Italia inizia a pagare un sussidio per il coronavirus di 600 euro

Almeno 1,8 milioni di lavoratori autonomi in Italia hanno ricevuto mercoledì il loro primo sussidio statale mensile come parte di un pacchetto governativo più ampio per sostenere finanziariamente i lavoratori durante l’emergenza coronavirus, ha affermato il Ministero del Lavoro.
Ogni persona interessata riceve un buono esentasse di 600 euro (654 dollari USA) Gli 1,8 milioni di lavoratori autonomi rappresentano circa il 50% di tutti coloro che hanno presentato domanda e hanno diritto al beneficio.
L’altro 50 per cento riceverà il beneficio (entro la fine di questa settimana,“” Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo ha detto in una dichiarazione di martedì.
Secondo la dichiarazione, circa il 22% dei primi 1,8 milioni di beneficiari lavora nel settore agricolo.
Il beneficio è previsto anche per il mese di maggio, e il suo aumento a 800 euro è “plausible, il ministro dell’Economia italiano di” Roberto Gualtieri ha detto martedì sera ai media locali.
Sempre mercoledì, davanti alla commissione parlamentare delle finanze, la Banca d’Italia ha presentato un rapporto ufficiale che analizza l’impatto economico della pandemia di coronavirus e il fabbisogno di liquidità dell’economia.
“Sulla base della nostra valutazione, la produzione industriale italiana si sarebbe contratta di circa il 15% a marzo, afferma il rapporto.
Il documento afferma che la fiducia tra le imprese e i responsabili degli acquisti è diminuita drasticamente nel settore manifatturiero, ed è scesa al minimo storico anche nei servizi e nell’edilizia.”
“Un calo simile si registra negli indicatori di fiducia delle famiglie, e in particolare sulle prospettive economiche personali, sulle prospettive economiche del Paese e sugli effetti occupazionali (previsti), ha precisato.
Per quanto riguarda le imprese, il rapporto della Banca d’Italia ha avvertito che il forte calo delle vendite dovuto al blocco nazionale (in vigore dal 10 marzo al 3 maggio finora) sta causando un rapido deterioramento delle condizioni di liquidità delle società.”
Questo problema è in parte dovuto anche all’“inelasticità di alcune voci di spesa nell’economia italiana.
“Le nostre stime mostrano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità aziendale potrebbe raggiungere i 50 miliardi di euro, afferma il rapporto.
Queste stime tengono conto degli effetti positivi di alcune delle misure contenute nel decreto “Cure Italia da 25 miliardi di euro, adottato a metà marzo, e presuppongono il completo utilizzo di tutte le nuove linee di credito messe a disposizione delle imprese durante l’emergenza coronavirus.
Il decreto comprende una serie di misure, alcune delle quali mirano a stimolare “un’iniezione molto forte di liquidità nel sistema creditizio che può mobilitare circa 340 miliardi di prestiti all’economia reale,” secondo Gualtieri.
Il 7 aprile il governo ha adottato un nuovo pacchetto a sostegno delle imprese, garantendo ulteriore liquidità immediata per un valore complessivo di 400 miliardi di euro (400 miliardi di euro) per il mercato interno e altri 200 miliardi di euro per il mercato di esportazione. (1 euro = 1,09 dollari USA)

