Coronavirus – Lo scienziato ungherese sviluppa farmaci contro la tempesta di citochine!
Un immunologo ungherese con sede negli Stati Uniti ha sviluppato un farmaco che secondo lui potrebbe prevenire la tempesta di citochine, una reazione eccessiva del sistema immunitario. Questo tipo di risposta immunitaria può essere innescata nei pazienti Covid-19.
In un'intervista pubblicata mercoledì sul quotidiano Magyar Nemzet, Lajos Baranyi ha affermato che la tempesta di citochine ha causato una polmonite grave e forse letale a causa di una sovrapproduzione di peptidi con prodotti di degradazione tossici.
La terapia recentemente sviluppata coinvolge un farmaco complesso attualmente in fase di brevetto che verrebbe somministrato per via endovenosa o iniettato, ha detto Baranyi.
La terapia deve ancora essere sottoposta a studi clinici, che, ha aggiunto, potrebbero aver luogo in Ungheria. Inoltre, l'eventuale produzione del farmaco potrebbe anche essere localizzata nel paese, ha aggiunto.
Il farmaco sarebbe "estremamente conveniente e facile da produrre", ha affermato Baranyi.
Ferenc Jakab, il capo del gruppo di lavoro ungherese sul coronavirus, ha accettato di contattare una "grande organizzazione no profit europea" per finanziare i processi, ha affermato.
- Coronavirus – Direttore medico: ricerca ungherese sugli anticorpi del virus 'promettente'
- La sperimentazione clinica mostra che remdesivir accelera il recupero da pazienti avanzati con COVID-19
Leggi ancheIdee folli per curare il coronavirus
Fonte: MTI
per favore fai una donazione qui
Hot news
Brutte notizie: l'inflazione in Ungheria è tornata in rialzo dopo 14 mesi di calo
L'ex aereo ungherese MALÉV precipita e non può più volare
In Ungheria sono in corso investimenti cinesi per 16.5 miliardi di euro
Xi Jinping ha rivelato i suoi pensieri sugli ungheresi in un editoriale diplomatico
Il festival della Valle delle Arti in Ungheria presenterà quasi 3,000 eventi
Cosa è successo oggi in Ungheria? — 9 maggio 2023
1 Commenti
Fino a quando non viene testato e provato negli studi clinici, non è una storia. Migliaia di nuovi farmaci vengono sviluppati ogni anno, ma solo una manciata supera la fase di sperimentazione clinica.