L’opposizione si rivolge alla massima corte per la modifica del codice del lavoro

I partiti parlamentari dell’opposizione si rivolgono alla Corte Costituzionale chiedendole di annullare le recenti modifiche al codice del lavoro.

L’opposizione Socialist-Párbeszéd alleanza ha detto in una dichiarazione di lunedì che la “slave legge” non è valida data la “procedural irregolarità” che è andato giù in parlamento quando è stato approvato I partiti hanno detto

chiederanno inoltre al tribunale di dichiarare invalide e annullare le leggi cardinali che richiedono la maggioranza dei due terzi approvate nella stessa sessione.

L’appello è stato sostenuto dai legislatori della Coalizione Democratica (DK), dell’alleanza Socialista-Párbeszéd, dai conservatori Jobbik e LMP, nonché dai parlamentari indipendenti, ottenendo le 50 firme richieste.

Il 12 dicembre il parlamento ha votato per innalzare la soglia superiore per gli straordinari annuali da 250 a 400 ore.

L’opposizione ha bloccato la pedana del presidente della Camera e ha ostacolato i lavori con forti fischi e scherni nel tentativo di contrastare il voto e successivamente ha manifestato nelle strade. La legislazione è stata firmata dal presidente János Áder il 20 dicembre, leggi di più QUI.

Il governo Fidesz ha affermato in un comunicato che l’opposizione si è limitata a utilizzare l’emendamento al codice del lavoro come scusa per “prendere una lite”. “[il leader del DK] Ferenc Gyurcsány lo ha ammesso lui stesso, ha detto il comunicato. “[il finanziere americano George] Soros ha lanciato la sua campagna elettorale parlamentare europea e l’intera opposizione si è unita alla sua campagna.”

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