L’Ucraina affronta i problemi di approvvigionamento petrolifero russo a causa del blocco degli oleodotti

Tra le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza energetica, l’Ucraina ha risposto al recente blocco parziale dell’oleodotto che trasporta petrolio russo in Ungheria e Slovacchia.

Il governo ucraino ha recentemente affrontato le preoccupazioni dell’opinione pubblica riguardo al blocco parziale dell’oleodotto Friendship, che svolge un ruolo cruciale nel trasporto del petrolio russo in Ungheria e Slovacchia, sia il governo slovacco che quello ungherese hanno espresso forti critiche sulla decisione dell’Ucraina di sospendere una parte significativa delle forniture petrolifere russe, secondo quanto riferito dai media internazionali, questa disputa tra Ucraina e Ungheria sul petrolio potrebbe potenzialmente portare a gravi carenze energetiche e a un drammatico aumento dei prezzi all’interno dell’Ungheria Világgazdaság.

Dalla scorsa settimana, il flusso di petrolio russo in Ungheria è stato notevolmente ridotto a causa della decisione dell’Ucraina di bloccare l’oleodotto Friendship, che è gestito dalla società russa Lukoil Fonti russe stimano che questo blocco abbia comportato una perdita di circa 1,1 milioni di barili di petrolio al mese Questa riduzione sta impattando non solo sull’Ungheria ma anche sulla Slovacchia L’oleodotto Friendship termina in due raffinerie chiave: la raffineria del Danubio (DuFi) in Ungheria e la raffineria di Bratislava in Slovacchia Storicamente, circa due terzi del petrolio lavorato in queste raffinerie provenivano dalla Russia.

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Foto: FB

Sebbene parte del petrolio russo continui a raggiungere l’Ungheria, una parte sostanziale di questa fornitura è arrivata da Lukoil. I rapporti ufficiali indicano che Lukoil era responsabile della gestione della metà delle importazioni di oleodotti verso est, con Ungheria e Slovacchia che acquistano collettivamente circa due milioni di tonnellate di petrolio dalla società ogni anno. Secondo i registri pubblici, la compagnia petrolifera ungherese Mol ha un contratto in corso con Lukoil per consegnare 4 milioni di tonnellate di petrolio all’anno fino al 2025, che rappresenta circa il 5% della produzione annua totale di Lukoil.

La risposta dell’Ucraina riguardo al petrolio russo

In risposta alla crisi petrolifera in corso, i media ucraini, tra cui Forbes Ucraina, hanno riportato una dichiarazione della compagnia energetica ucraina Ukrtransnafta La compagnia mira ad affrontare le preoccupazioni chiarendo che il trasporto di petrolio verso l’Unione Europea attraverso l’Ucraina sta continuando come previsto e che le restrizioni attualmente si applicano solo a Lukoil.

L'Ungheria potrebbe trovarsi di fronte alla carenza di petrolio?, petrolio russo
Fonte: canva.com

Ukrtransnafta ha evidenziato che le forniture di petrolio alle nazioni europee vengono consegnate come richiesto dai loro clienti Un dettaglio importante per risolvere la situazione attuale è che Lukoil, che è sotto sanzioni internazionali, non possiede il petrolio che viene fornito alla compagnia energetica ungherese Mol Plc attraverso l’Ucraina Questo dettaglio sarebbe stato confermato a Ukrtransnafta da Mol in una lettera indirizzata al Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale La lettera risale a quando l’Ucraina inizialmente inserì Lukoil nella lista nera.

Questa situazione suggerisce che altri fornitori russi, che non sono soggetti a sanzioni, potrebbero potenzialmente intervenire per coprire la carenza di approvvigionamento petrolifero Ciò implica che la crisi petrolifera ucraino-ungherese potrebbe essere mitigata se le restrizioni fossero specificamente mirate a Lukoil, consentendo alle società russe non sanzionate di colmare il divario nella catena di approvvigionamento petrolifero.

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