L’UE ha condannato l’Ungheria per aver intercettato illegalmente giornalisti e politici!

Giovedì il Parlamento europeo ha adottato una relazione nella sessione plenaria di Strasburgo, chiedendo all’UE di fare di più per combattere l’ingerenza e la disinformazione straniera, sollevando preoccupazioni anche in relazione all’Ungheria.

Il rapporto afferma: “Una generale mancanza di consapevolezza della gravità delle interferenze straniere e della manipolazione delle informazioni è esacerbata da lacune legislative e da un coordinamento insufficiente tra i paesi dell’UE.” Ha esortato l’UE a creare una strategia comune per affrontare la sfida della disinformazione, anche attraverso mettendo in atto sanzioni specifiche relative alle interferenze straniere e alle campagne di disinformazione.

Per quanto riguarda l’Ungheria, il rapporto afferma questo

il governo Fidesz e il partito di opposizione Jobbik avevano coltivato stretti legami con il Cremlino.

Ha inoltre condannato le organizzazioni statali in Ungheria, Polonia, Marocco, Arabia Saudita e Azerbaigian, tra gli altri, di utilizzare illegalmente il software di spionaggio Pegasus del gruppo NSO per origliare giornalisti, attivisti per i diritti umani e politici.

Il rapporto

accusata Ungheria e Serbia di aiutare Cina e Russia a raggiungere i loro obiettivi geopolitici,

descrivendo questo come “alarming” Inoltre, ha condannato la decisione del governo ungherese di consentire la creazione di un campus dell’università cinese di Fudan chiudendo al contempo l’Università dell’Europa Centrale (CEU) a Budapest. Anche il rapporto

accusa Serbia e Ungheria di aver svolto un ruolo in un’ampia diffusione della disinformazione nei paesi vicini”.

L’eurodeputato di Fidesz Balázs Hidvéghi ha risposto al rapporto accusando i suoi autori di attaccare l’Ungheria con “lies”. Il testo di “It è ideologicamente parziale ed esplora l’argomento in modo estremamente unilaterale, ha affermato in una nota. “Anche nel mezzo della guerra attuale, la maggioranza di sinistra del Parlamento europeo non può resistere alla continuazione della consueta campagna di diffamazione politica contro l’Ungheria, ha aggiunto.

Ha definito “absurd” che il rapporto affronta l’intervento straniero nei processi democratici europei mentre “ non menziona l’intervento significativo” in questi

processi di “la rete Soros” negli ultimi anni.

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