L’UE minaccia di intensificare le azioni legali contro i membri che rifiutano di accogliere i migranti

Il commissario europeo per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza ha minacciato di attuare il passo finale della procedura di infrazione in corso contro gli Stati membri che rifiutano di accogliere i migranti a meno che non cambino posizione.

Mercoledì, parlando in una conferenza stampa a Bruxelles, Dimitris Avramopoulos ha esortato gli stati membri che non hanno rispettato il loro dovere di prendere nei migranti (in particolare la Polonia), l’Ungheria e la Repubblica Ceca (in inglese: Dimitris Avramopoulos) a intensificare gli sforzi per ricollocare i richiedenti asilo dalla Grecia e dall’Italia.

Il commissario ha accolto la decisione della Corte di Giustizia Europea (CGE) di archiviare un caso avviato da Ungheria e Slovacchia contestare la legalità del programma di reinsediamento dei migranti dell’UE e sostenere la legalità di una risoluzione del Consiglio europeo sul trasferimento obbligatorio di 120.000 rifugiati negli Stati membri.

Avramopoulos ha detto che gli Stati membri hanno tempo fino al 26 settembre per ricollocare tutti i richiedenti asilo ammissibili dalla Grecia e dall’Italia.

Ha affermato che se alcuni Stati membri non cambiassero il loro approccio al programma di reinsediamento, i loro casi verrebbero deferiti alla Corte di giustizia europea.

Foto: MTI/EPA/Olivier Hoslet

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