L’ungherese che ha cercato di vendere l’Austria
Il re Mattia cercò di stringere un accordo con gli Asburgo, ma questi non lo fecero.
“Vienna orgogliosa soffrì di dolore /Dall’oscura schieramento del re Matyás, il ricordo storico ungherese considera chiaramente il regno di re Mattia nel Medioevo come gli ultimi giorni gloriosi del Regno ungherese, come rivela l’inno nazionale ungherese 24.hu.
Naturalmente non è infondato: il re governa con mano ferma, sia negli affari interni che nella politica estera, con un concetto chiaro, le sue compagnie hanno avuto più e più volte la meglio e, ad esempio, anche la cultura si è sviluppata rapidamente durante il suo periodo. tempo.
Ma tutto questo è stato costruito su basi volubili Se guardiamo solo alle politiche estere, la priorità di Mattia era l’eliminazione della minaccia ottomana Ammettendo che le truppe del Regno Ungherese non sarebbero state in grado di farlo nella corsa lunga, pensava che lui o i suoi discendenti avrebbero, in qualche modo con l’aiuto di un entroterra, affrontato i turchi Ha cercato di costruire un sistema alleato, ha deciso di ottenere il ceco, poi in seguito il trono imperiale tedesco-romano.

La maggior parte delle sue battaglie occidentali furono combattute per questi motivi e nella seconda metà degli anni ’80 del XIV secolo poteva sembrare che non fosse mai stato in una posizione più forte, poiché le sue truppe presero il controllo di una parte significativa dell’Austria, inclusa Vienna.
Ma in realtà, questi guerre non solo diminuì i poteri della contea ma rivolse anche alleati contro Mattia L’allora già malato re, invece di avvicinarsi al trono imperiale, deve pensare a cosa accadrà al lavoro della sua vita in mancanza di un discendente.
Non solo gli storici sottolineano la situazione problematica, ma anche Mattia stesso ha ammesso la sua posizione travagliata, come ha offerto la sua conquista austriaca a Federico III., come nessun orgoglioso e degno conquistatore avrebbe fatto il 6 giugno 1489 Si offrì di rinunciare all’Austria per 700.000 pezzi d’oro e il suo figlio bastardo, il diritto di eredità di Giovanni Corvino.
Pochi mesi dopo andò ancora oltre: agli Asburgo si offrì di giurare l’ordine ungherese all’imperatore, se le richieste del trono croato e bosniaco di suo figlio fossero state soddisfatte, quindi dopo la sua morte la sua corona sarebbe caduta sugli Asburgo.
Federico (Federico) e suo figlio, Miksa (Mattia), tuttavia, non videro la posizione di Mattia, quindi non accettarono l’offerta, rimandarono una risposta formale. Il re morì nella primavera del 1490. La storia era dalla loro parte poiché Mattia non riuscì a risolvere l’eredità di suo figlio, e la corona ungherese (la corona ungherese) anche se con alcune tangenziali finirono nelle mani degli Asburgo, ma forse con un accordo precedente avrebbero potuto ottenere più di un semplice indebolimento, sconfitto il paese con la corona.
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