L’Ungheria esorta l’UE a porre fine alla sua ‘politica anti-israeliana’ in occasione della visita del Ministro degli Esteri israeliano a Budapest.

Il Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha invitato Bruxelles a “porre fine alla sua politica anti-israeliana” e a ritirare le proposte che potrebbero danneggiare le relazioni con lo Stato ebraico. Parlando ad una conferenza stampa congiunta con il suo omologo israeliano Gideon Sa’ar a Budapest l’8 settembre, Szijjártó ha affermato che l’attuale approccio dell’Unione Europea non fa che alimentare le tensioni invece di promuovere la pace.
L’Ungheria si oppone alle misure proposte dall’UE contro Israele
Secondo una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio, Szijjártó ha esortato la Commissione Europea a rimuovere le iniziative contro Israele dalla sua agenda, comprese le proposte di sospendere l’accordo di associazione UE-Israele, di limitare il commercio o di escludere Israele dal programma di ricerca Horizon.
“Tali iniziative non fanno altro che aumentare le tensioni”, ha detto Szijjártó, sottolineando che l’Ungheria “chiede a Bruxelles di abbandonare le sue politiche anti-Israele una volta per tutte”.
Il ministro ha aggiunto che l’umanità si trova ancora ad affrontare “un’epoca di pericolo” con gravi sfide per la sicurezza, citando la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente come le crisi più pressanti. In entrambi i casi, ha detto, Donald Trump rappresenta la speranza di pace.
Szijjártó: Trump è l’unica speranza di pace
Szijjártó ha criticato i leader europei che, a suo dire, “cercano di ostacolare” gli sforzi diplomatici di Trump.
“In entrambi i conflitti, l’UE non ha un ruolo reale nel processo di pace, e non è una sorpresa”, ha detto.
“A coloro che possono solo infiammare le tensioni non viene dato un posto al tavolo dove si fa la pace”.
I suoi commenti sottolineano lo stretto allineamento dell’Ungheria con l’amministrazione Trump, in quanto Budapest continua a sostenere l’approccio di Washington al Medio Oriente, anche se molti alleati dell’UE e della regione appoggiano la Palestina.
Espansione della cooperazione Ungheria-Israele
Nonostante le divisioni geopolitiche, Szijjártó ha sottolineato che le relazioni bilaterali con Israele si stanno rafforzando.
Gli scambi commerciali tra i due Paesi sono cresciuti del 10% nel 2025, e l’Ungheria ha ospitato un forum d’affari che ha coinvolto 62 aziende ungheresi e 36 israeliane nello stesso giorno dei colloqui.
Il Ministro degli Esteri ha anche annunciato che l ‘Accademia ungherese a Gerusalemme aprirà presto, segnando una nuova fase nella cooperazione culturale e accademica.
“L’Ungheria rimane impegnata a sviluppare la sua partnership con Israele nel commercio, nell’innovazione e nella sicurezza”, ha dichiarato.
Posizione condivisa sulla protezione delle comunità cristiane
Szijjártó ha anche sottolineato gli sforzi comuni per proteggere le comunità cristiane in Medio Oriente, definendole “estremamente vulnerabili”.
“Le comunità cristiane in tutto il mondo subiscono persecuzioni, a volte anche conversioni forzate. Questo è inaccettabile e il Governo ungherese agirà sempre contro di esso”, ha detto Szijjártó.
“Sono lieta che Israele sia d’accordo sull’importanza di proteggere queste comunità, e manterremo il dialogo su questo tema”.
Un complesso equilibrio diplomatico
La posizione pro-Israele dell’Ungheria la pone in una posizione diplomatica delicata.
Mentre segue da vicino le politiche dell’Amministrazione Trump, deve anche gestire le relazioni con partner regionali come la Turchia, che sostiene la Palestina, e la Cina, che ha intensificato gli sforzi diplomatici per porre fine alle operazioni militari di Israele.
In Europa occidentale, diversi Stati membri dell’UE hanno espresso un sostegno più forte alla Palestina, aumentando la tensione politica all’interno del blocco.
Secondo gli analisti, la posizione dell’Ungheria riflette la sua più ampia politica estera ‘sovranista’, che dà priorità agli interessi nazionali e all’allineamento selettivo rispetto al consenso dell’UE. Come abbiamo scritto in precedenza, l ‘UE sta studiando delle sanzioni contro Israele, Orbán probabilmente resisterà
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