L’Ungheria non approva di dare a Russia e Cina un livello di minaccia simile

La guerra tra Russia e Ucraina ha fatto della garanzia della sicurezza dell’Ungheria l’obiettivo numero uno del governo, ha detto lunedì il ministro della Difesa Kristóf Szalay-Bobrovniczky in un discorso tenuto al Mathias Corvinus Collegium di Budapest.

Sebbene il governo abbia chiarito che “questa non è la nostra war” e che “Ungheria non verserà sangue per interessi stranieri, dobbiamo stare dalla parte dello Stato che è stato attaccato, cioè Ucraina”, ha detto il ministro.

Una situazione del genere richiede un’accelerazione degli sviluppi militari, cosa che l’Ungheria può fare grazie al fatto che per la prima volta dopo secoli è in grado di perseguire politiche sovrane e orientate a livello nazionale, ha aggiunto Szalay-Bobrovniczky.

Il ministro ha affermato che l’Ungheria sta assumendo la posizione più forte in Europa a favore della pace ed è la più contraria a un’ulteriore escalation.

Allo stesso tempo, l’Ungheria fornisce un contributo efficace all’aumento delle capacità di difesa della NATO, ha aggiunto.

Come in altri membri del fianco orientale dell’alleanza, in Ungheria è stato istituito un gruppo tattico di battaglione composto principalmente da truppe statunitensi, ha osservato. È stato inoltre istituito un centro di controllo multinazionale e l’Ungheria pattuglierà nuovamente lo spazio aereo baltico nel 2025, ha aggiunto.

Inoltre, entro il 2023, l’Ungheria aumenterà la spesa per lo sviluppo militare al 2% del PIL, con il 48% delle risorse destinate allo sviluppo della tecnologia di difesa, ha affermato Szalay-Bobrovniczky.

Riguardo a quello della settimana scorsa NATO vertice di Madrid, il ministro ha accolto con favore il fatto che su iniziativa dell’Ungheria la NATO abbia nominato la migrazione e il terrorismo tra le maggiori minacce all’alleanza a fianco della Russia, gli Stati membri hanno inoltre approvato il rafforzamento del fianco orientale e hanno deciso di invitare Finlandia e Svezia nell’alleanza, ha osservato.

Szalay-Bobrovniczky ha aggiunto, tuttavia, che

L’Ungheria non è d’accordo con la decisione di assegnare livelli di minaccia simili a Russia e Cina.

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