L’Ungheria proporrà emendamenti alla riforma delle regole di Dublino, pacchetto ONU sui migranti
L’Ungheria proporrà emendamenti sia al pacchetto migratorio dell’ONU che al progetto di riforme del sistema dei rifugiati di Dublino, chiarendo che la migrazione “è cattiva, pone rischi e dovrebbe essere fermata”, ha detto il ministro degli Esteri Péter Szijjártó dopo una riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea a Sofia giovedì.
Le varie parti che negoziano la bozza del documento delle Nazioni Unite sulla migrazione e le modifiche alle regole di Dublino hanno una responsabilità speciale, ha detto telefonicamente Szijjártó a MTI. Se l’idea che la migrazione è una buona cosa e qualcosa che dovrebbe essere incoraggiato prende piede, potrebbe invogliare i circa 15 milioni di rifugiati interni e persone bisognose di aiuti umanitari nei paesi vicini all’Europa a partire per il continente, ha affermato il ministro.
Le proposte che l’Ungheria presenterà assumeranno anche una posizione ferma contro le quote automatiche obbligatorie di reinsediamento dei migranti, ha affermato Szijjártó.
“Ci opporremo e porremo il veto a qualsiasi proposta che cerchi di imporre quote o meccanismi di reinsediamento, direttamente o indirettamente, ha affermato il ministro.
Il governo ungherese sottolineerà inoltre la necessità di forti protezioni delle frontiere e di severe punizioni per l’attraversamento illegale delle frontiere.
“La sicurezza deve venire prima e questo non può essere messo da parte o diventare un ripensamento, ha aggiunto” Szijjártó. “È responsabilità dell’Unione europea garantire la sicurezza dei suoi Stati membri e dei suoi cittadini.”
L’Ungheria chiederà anche una rigorosa politica di rimpatrio; coloro che sono entrati in Europa e risiedono illegalmente nel continente devono essere rimandati nei loro paesi di origine il più rapidamente possibile, ha detto Szijjártó.
Le proposte del governo ungherese garantirebbero la sicurezza dell’Europa, mentre le riforme previste alle regole di Dublino e al pacchetto migratorio dell’ONU non farebbero altro che mettere in pericolo il continente, ha insistito.