L’Ungheria sostiene la neutralità nella politica commerciale, afferma il ministro

L’Ungheria sostiene la neutralità nella politica commerciale e si oppone alla creazione di blocchi economici, ha detto mercoledì il ministro dell’Economia nazionale Márton Nagy in un evento che celebra la Giornata europea del commercio.

Nagy ha affermato che la riduzione della divisione è la via da seguire e ha criticato la decisione dell’Unione Europea di imporre tariffe protettive sui veicoli elettrici cinesi. Ha aggiunto che una guerra fredda a livello economico danneggerebbe l’economia ungherese e ha insistito per la cooperazione tra capitali dell’Est e dell’Ovest.

Rivolgendosi al settore della vendita al dettaglio, Nagy ha affermato che la proprietà nazionale e le scorte di prodotti locali dovrebbero essere portate ai livelli dei paesi dell’Europa occidentale.

Ha respinto le critiche di alcuni operatori del mercato nei confronti delle misure governative che interessano il settore e ha affermato che i limiti di prezzo e gli sconti obbligatori nei supermercati sono stati necessari per ridurre l’inflazione. Ha aggiunto che è compito delle catene di vendita al dettaglio soddisfare in modo più efficiente le esigenze dei consumatori.

Ha detto che il governo sta osservando da vicino gli sviluppi che influiscono sull’inflazione.

Le vendite al dettaglio sono in aumento, soprattutto quelle alimentari, e si prevede che le tendenze favorevoli continueranno nei prossimi mesi, ha aggiunto. Ha aggiunto che cambiare le abitudini dei consumatori potrebbe essere un problema più grande per i rivenditori rispetto alla fiducia dei consumatori, notando una generazione più giovane di consumatori cresciuti con Internet.

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Foto: Aldi/FB

Ha detto che l’Autorità nazionale per il commercio e la tutela dei consumatori (NKFH) inizierà ad operare a gennaio, prendendo un ruolo che sosterrebbe la politica commerciale oltre a coprire i compiti di protezione dei consumatori. L’autorità rileverà anche alcune attività, come i test di laboratorio alimentare, dall’autorità per la sicurezza alimentare Nebih, ha aggiunto.

László Krisán, capo dell’associazione imprenditoriale VOSZ, ha affermato che il settore commerciale ungherese rappresenta quasi il 12% del PIL, rispetto alla media dell’UE. Ha fatto presagire sviluppi positivi man mano che la cautela dei consumatori si è allentata e ha affermato che le imprese fisiche erano in procinto di restare.

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