L’Ungheria spera che il probabile ripristino della Russia nel CdE contribuirà a ripristinare il dialogo “paneuropeo”

Zsolt Németh, il capo della commissione per gli affari esteri del parlamento, martedì ha espresso la speranza che il probabile ripristino della Russia al Consiglio d’Europa contribuirà a ripristinare la natura paneuropea dell’organizzazione.
Németh, che partecipa alla riunione del consiglio di questa settimana, ha osservato in un’intervista telefonica a MTI che il Consiglio d’Europa privata Mosca del suo diritto di voto nel 2014 per l’annessione della Crimea Nel maggio di quest’anno, tuttavia, il Comitato dei Ministri del CoE ha votato per consentire Russia per partecipare all’elezione degli alti funzionari del consiglio e sostenere un parziale ripristino dei suoi diritti di voto, ha aggiunto.
L’assemblea generale del CoE sta discutendo lo status della Russia questa settimana, ha osservato Németh, aggiungendo che è probabile che il paese venga reintegrato nel consiglio.
L’Ungheria, tuttavia, è rimasta lontana dal voto di lunedì sulla questione, ha detto, citando l’incertezza sulla situazione in Ucraina e la mancanza di chiarezza su quali diritti sarebbero stati ripristinati esattamente alla Russia e quali sanzioni sarebbero state mantenute.
Allo stesso tempo, l’Ungheria accoglie con favore il ritorno della Russia al dialogo in corso all’interno del consiglio, ha affermato Németh, sottolineando che il CoE è un’organizzazione paneuropea.
Il ritorno della Russia, tuttavia, non sarà sufficiente a ripristinare il dialogo“pan-europeo”, ha affermato, sostenendo che il Consiglio dovrà ancora affrontare una serie di questioni più in generale relative ai diritti umani.
Nel frattempo, Németh ha osservato che la Francia assumerà la presidenza di turno del CoE dalla Finlandia questa settimana, Dato che la Francia vede il CoE come l’istituzione più importante quando si tratta di tutela dei diritti umani, il CoE e l’Unione europea dovranno decidere come condividere questa responsabilità, ha detto.
Per quanto riguarda l’elezione del consiglio del suo prossimo segretario generale, Németh ha detto che l’Ungheria sosterrà il candidato del Partito popolare europeo, il ministro degli Esteri croato Marija Pejcinovic Buric, rispetto al ministro degli Esteri belga Didier Reynders, il candidato liberale, nella votazione di mercoledì.
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