L’Unione Europea persegue una soluzione per mantenere l’adesione dell’Ucraina e della Moldavia in pista nonostante il veto dell’Ungheria

L’Unione Europea ha adottato una procedura senza precedenti per garantire che il processo di adesione dell’Ucraina e della Moldavia prosegua nonostante il blocco dell’Ungheria ai negoziati ufficiali, ha annunciato il 13 settembre il Vice Primo Ministro ucraino Taras Kachka.

Il lavoro continua nonostante il veto

Normalmente, i colloqui di adesione vengono congelati se uno Stato membro esercita il proprio veto – un destino che ha bloccato i progressi di diversi candidati dei Balcani occidentali.

Nel caso dell’Ucraina, tuttavia, la Commissione Europea e gli Stati membri hanno concordato che il lavoro preparatorio, compresa la stesura dei parametri di adesione, procederà in modo indipendente. L’Ungheria sta ancora bloccando l’avvio formale dei negoziati, ha riferito il Kyiv Independent.

L’approvazione dell’Ungheria è ancora decisiva

Legalmente, l’adesione può essere completata solo quando tutti gli Stati membri danno il loro consenso, il che significa che l’approvazione dell’Ungheria rimane legalmente indispensabile. Kachka ha suggerito che quando Budapest cambierà posizione, l’Ucraina potrebbe aver già soddisfatto tutte le condizioni tecniche.

Alcuni governi dell’UE stanno anche valutando come prendere determinate decisioni senza l’accordo dell’Ungheria – un passo raro e politicamente sensibile.

Budapest isolata

L’Ungheria si è sempre opposta alla candidatura dell’Ucraina all’UE. Il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha affermato in agosto che l’adesione danneggerebbe gli agricoltori ungheresi, minaccerebbe la sicurezza alimentare e “aprirebbe la porta alla mafia ucraina”.

A giugno, tuttavia, quasi tutte le altre capitali dell’UE avevano approvato l’avvio dei colloqui di adesione, riconoscendo che l’Ucraina aveva soddisfatto i criteri essenziali.

Lo status di candidato è stato concesso in tempi brevi

L’Ucraina ha presentato domanda di adesione all’UE poco dopo l’invasione della Russia nel 2022 e ha ottenuto lo status di candidato in pochi mesi. Da allora, Kiev ha portato avanti una serie di riforme per soddisfare i requisiti di adesione.

Diversi leader dell’UE, tra cui l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri Kaja Kallas, hanno accennato alle opzioni “Piano B” e “Piano C” se l’Ungheria mantiene il suo veto a tempo indeterminato.

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