Marcia da organizzare per la donna giapponese assassinata a Budapest questo pomeriggio!

Fino a quando non ci sarà alcun cambiamento, la prossima vittima è già in pericolo, dice l’organizzatrice Patent Association nel loro appello per una marcia per la donna giapponese assassinata, Megumi, Come abbiamo scritto prima, la donna giapponese ha chiesto aiuto alla polizia dopo aver ricevuto almeno due minacce di morte dal suo ex marito, ma la polizia li ha trascurati dicendo che due minacce non erano sufficienti per avviare un’indagine Ora, almeno tre agenti del centro di Budapest sono sotto revisione.

Potresti trovare l’evento della marcia QUI con tutti i dettagli necessari, ma di seguito puoi anche controllare il programma:

PROGRAMMA

  • 15:00 Stollár Béla Street 2019 Memoriale per la donna giapponese con due bambini;
  • 15:30 Raduno di Szalay Street presso la stazione di polizia del 5 ° distretto;
  • 16:00 Piazza Kossuth Lajos 24:00 Dimostrazione davanti al Parlamento.

La prossima vittima è già in pericolo finché non ci sarà alcun cambiamento

Una giovane donna è morta Avrebbe potuto vivere se coloro che avrebbero dovuto proteggerla avessero preso sul serio la loro protezione Ma non l’hanno fatto Il polizia ora mi sono scusato Ma le scuse non bastano Le scuse non riportano una vita, né riportano la fiducia delle persone.

Marcia a Budapest per una donna assassinata giapponese
L’autore, travestito Ha cercato di convincere la polizia che la sua ex moglie fumava nel letto ed è così che è morta dopo che è scoppiato un incendio Il problema è che la polizia ha comprato la sua storia PrtScr: YouTube/PoliceHungary

Vogliamo un vero cambiamento invece di delle scuse Chiediamo una riforma Vogliamo che una donna che è in pericolo non sia invisibile alle autorità in modo che quando qualcuno piange per chiedere aiuto, non debba preoccuparsi che la risposta sia un’alzata di spalle.

Le autorità danno libero sfogo ai femminicidi

Perché la polizia non agisca all’ultimo minuto’ ma quando c’è ancora una possibilità di prevenire la tragedia In Ungheria la vita delle vittime di violenza sulle donne è nelle mani dei loro abusatori: le autorità e il sistema istituzionale danno libero sfogo al femminicidio con la loro negligenza e mancanza di preparazione, chiunque volga le spalle a una donna che chiede aiuto è complice degli abusatori.

Marzo da organizzare per la donna giapponese assassinata a Budapest questo pomeriggio (Copia)
Foto: FB/Associazione Brevetti

Ogni giorno vediamo che ignorare le grida di aiuto delle donne maltrattate e spazzare la violenza domestica sotto il tappeto fa parte della routine della polizia Quante altre donne devono morire perché questo cambi? quanti altri bambini devono essere orfani per la polizia, i tribunali e l’ufficio di tutela per prendere finalmente sul serio la violenza domestica e credere alle donne?

Basta violenza sulle donne! sabato scenderemo in piazza per chiedere un cambiamento reale, riforme reali, efficaci invece di scuse!

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