Marzo della Commemorazione vivente delle vittime 2018 Inizia la commemorazione vivente delle vittime dell’Olocausto

La Marcia dei Vivi è partita da Piazza 15 Marzo in Budapest oggi pomeriggio I commemoratori delle vittime ungheresi dell’Olocausto hanno seguito un sentiero attraversando il ponte Elisabeth fino alle rive del Danubio Friedrich Born.

Il rabbino capo Tamás Róna salutò i presenti e chiese loro di preservare la memoria dei 600.000 ebrei “le cui vite non avrebbero mai potuto essere soddisfatte”.

Imre Leibovits, un sopravvissuto all’Olocausto, ha detto che negli ultimi 2.000 anni, gli ebrei sono stati sottoposti a persecuzione dopo la persecuzione Non era esistito nessuno stato assente di pogrom, ha aggiunto.

La processione camminava al suono dello shofar, una tromba con corno d’ariete usata nelle cerimonie religiose ebraiche.

Marcia dei vivi - Parte la commemorazione delle vittime dell'Olocausto
Marzo dei viventi Inizia la commemorazione delle vittime dell’Olocausto
Marcia dei vivi - Parte la commemorazione delle vittime dell'Olocausto
Marzo dei viventi Inizia la commemorazione delle vittime dell’Olocausto

I relatori dell’evento hanno sottolineato l’importanza del ricordo e i pericoli dell’esclusione.

Gábor Gordon, presidente del consiglio della Fondazione Marcia dell’Ungheria Vivente, ha dichiarato al raduno che le persone che hanno preso parte alla marcia ogni anno si sono trasformate in un’enorme comunità.

L’ambasciatore israeliano in Ungheria Yossi Amrani ha detto che le persone che processano sotto una “bella sky” blu lungo le rive del Danubio oggi lo fanno in pace e amore, ma 74 anni fa “lo stesso cielo vedeva orrori che la mente umana non riesce a comprendere”. Poi, le persone stavano andando verso la morte, nelle camere a gas o nel Danubio stesso, ha osservato.

Come abbiamo scritto prima, Israele deve la sua sopravvivenza all’aver sempre difeso il suo territorio e protetto il suo popolo, ha detto un funzionario governativo all’inaugurazione di una mostra in occasione del 70° anniversario dell’indipendenza di Israele a Bonyhád, nel sud dell’Ungheria. Leggi di più QUI.

Foto: MTI

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