Massacro della Vojvodina 70° anniversario segnato a Seghedino

Budapest, 4 gennaio (MTI) 2 Si è tenuta una commemorazione per celebrare il 70° anniversario del massacro avvenuto sabato in Vojvodina, la provincia più settentrionale della Serbia, a Szeged.
Spingendosi nella regione nell’inverno 1944-1945, i partigiani jugoslavi massacrarono circa 30.000 civili, tra cui circa 15.000-20.000 ungheresi, e li seppellirono in fosse comuni anonime.
Il raid avvenne come rappresaglia al massacro commesso dall’esercito e dalla gendarmeria ungherese a Novi Sad (Ujvidek) e in altre località, uccidendo 3.340 residenti, tra cui 2.550 serbi e oltre 700 ebrei, nel gennaio 1942.
La commemorazione a Seghedino si tiene tradizionalmente intorno al 23 gennaio, giorno in cui l’ultimo gruppo di ungheresi fu portato dalle loro case nel villaggio di Curug (Csurog) in un campo di sterminio nel 1945.
Partecipando alla cerimonia, Istvan Pasztor, capo dell’Alleanza degli ungheresi della Vojvodina (VMSZ), ha affermato che la riconciliazione è un processo che non può essere invertito.
Julia Teleki, una sopravvissuta, ha affermato che per una riconciliazione ungheresi e serbi devono conoscere e riconoscere le reciproche vittime.
Foto: MTI

