Master chef italiano apre un nuovo ristorante a Budapest!

Durante la sua prima visita in Ungheria, Nicola Portinari non sembrava essere entusiasta della gastronomia ungherese o sembrava che si fosse lasciato alle spalle la sua fama in Italia per poter aprire un nuovo ristorante in Ungheria, tuttavia la situazione è cambiata notevolmente ormai il maestro chef italiano è diventato comproprietario del ristorante ungherese Pasztell.

Nicola Portinari è arrivato per la prima volta in Ungheria nel 2016, quando la rivista gastro Guida di Dining lo ha invitato insieme a diversi chef internazionali di fama mondiale per decidere la classifica annuale dei ristoranti ungheresi.

Quattro anni fa, lo chef italiano di prima classe possedeva il ristorante La Peca, due stelle Michelin, vicino a Verona che nasce come azienda familiare e riceve la sua prima stella Michelin nel 1992, quando Nicola aveva solo 28 anni.

All’epoca Portinari era così insoddisfatto del cibo ungherese che non c’era alcuna possibilità che la gastronomia ungherese riuscisse a compiacerlo, ciò nonostante, tornò più volte in Ungheria come tester indipendente, fino a 2018, quando viene annunciata la sua collaborazione con Tama restaurant.

Il contratto biennale alla fine significò molto di più. Tama chiuso per un nuovo profilo mentre assumevano un nuovo chef, János Erdei, e non solo rinnovavano il menù, ma praticamente aprivano un nuovo ristorante, il cui proprietario è diventato Portinari e il famoso catering master ungherese, Attila Hegyi La posizione è la stessa a meno di 100 metri dal quartiere dei ristoranti più famosi di Budapest.

Grazie alla ristrutturazione, gli ospiti possono godere di un nuovo design degli interni che è dominato da uno stile ordinato e montaggi speciali sulla parete, realizzati dal designer Géza Ipacs. Anche il ristorante ha preso un nuovo nome: PASZTELL (invece del primo Tama), in cui è nascosta la parola italiana ‘pasta’.

Come ha riferito Portinari al portale di notizie ungherese Indice, vorrebbe rimanere comproprietario di Pasztell e sostenere l’operazione come consulente ma non come chef. Vorrebbe rendersene conto con continui miglioramenti.

Alla cena di debutto, nel menu sono apparse sia la gastronomia ungherese che quella italiana. La pasta di pesce era simile alla pasta di carbonara almeno esternamente grazie ad un unico tartufo a guscio.

Il menu può essere diviso in due categorie: ‘Andiamo al mare’ in base alle idee di Portinari, mentre si può assaggiare anche la sua opposizione, una combinazione di tradizioni ungheresi e tendenze della cucina raffinata di oggi, Secondo i maestri chef internazionali, un ristorante dovrebbe concentrarsi sui sapori del proprio paese senza mescolarlo con piccanti internazionali.

Per quanto riguarda la gastronomia ungherese, il non convenzionale “stufato di manzo” è stato tra i piatti più memorabili, incluso tra le citazioni nel menu, poiché contiene un pezzo di costoletta di medie dimensioni, patate a forma di spago e purea di paprika. Dobbiamo però menzionare il grande zuppa di crema di sedano inoltre, grazie alla sua straordinaria “combo del sapore”. Inoltre, la zuppa di pesce fusion italo-ungherese dovrebbe essere assaggiato anche, rappresentando quelle idee creative che differenziano Pasztell dai suoi concorrenti.

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