Menzogna o confusione? Orbán dice “a tempo indeterminato”, Washington dice “un anno” – Ultime notizie sull’esenzione dalle sanzioni degli Stati Uniti

Il dibattito sull’esenzione dell’Ungheria dalle sanzioni statunitensi sull’energia russa si è intensificato, con nuove dichiarazioni contrastanti emerse da Budapest e Washington.
Ministro degli Esteri Szijjártó: Effettivamente a tempo indeterminato
Secondo i funzionari ungheresi, tra cui il Primo Ministro Viktor Orbán e il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó, l’esenzione del Paese dalle sanzioni statunitensi sugli acquisti di petrolio e gas russo è “effettivamente indefinita”. Secondo Telex, Szijjártó ha detto mercoledì 13 novembre che l’esenzione rimane valida “finché Orbán sarà Primo Ministro e Donald Trump sarà Presidente”.
Ha sottolineato che la stretta di mano tra i due leader la scorsa settimana è stata l’accordo chiave, e la documentazione formale è “solo una questione burocratica e tecnica”. Szijjártó ha aggiunto che l’accordo salvaguarderà la capacità dell’Ungheria di mantenere costi energetici più bassi a livello nazionale.

Segretario di Stato Rubio: Proroga di un anno
Tuttavia, le dichiarazioni degli Stati Uniti suggeriscono un ambito molto più ristretto. Secondo il Segretario di Stato americano Marco Rubio, riportato nel comunicato stampa Secretary of State Marco Remarks to the Press del 12 novembre, la deroga per gli oleodotti e gasdotti ungheresi è “una proroga di un anno”.
Rubio ha spiegato che il periodo di tempo limitato ha lo scopo di evitare un’improvvisa interruzione economica per l’Ungheria, pur mantenendo le sanzioni statunitensi sull’energia russa. Anche CNN, BBC e Reuters hanno riferito che la Casa Bianca ha confermato la deroga di un anno.
Rubio ha chiarito nelle sue osservazioni che, mentre il progetto della centrale nucleare ungherese richiede un’esenzione a lungo termine a causa del coinvolgimento di una società russa, la deroga relativa al gasdotto è solo di un anno. “Sarebbe profondamente traumatico per la loro economia tagliarli fuori immediatamente”, ha detto, notando che la Russia fornisce quasi tutto il petrolio e il gas degli oleodotti ungheresi.
Qual è la radice della discrepanza?
Questa discrepanza tra Budapest e Washington ha alimentato la confusione. Mentre i leader ungheresi insistono su una deroga di fatto a tempo indeterminato, i funzionari statunitensi e diversi organi di stampa internazionali descrivono chiaramente l’esenzione come limitata a un anno. Orbán ha fatto eco ai commenti di Szijjártó in un’intervista con ATV, ribadendo che l’esenzione si applica “finché lui sarà Primo Ministro e Trump sarà Presidente”.

Non esiste un’esenzione senza un limite di tempo
Come abbiamo riportato mercoledì, secondo Szent-Iványi István, ex parlamentare europeo ed esperto di politica estera, “legalmente e politicamente, non esiste un’esenzione senza limiti di tempo”, e la sola stretta di mano non è sufficiente, in quanto “le esenzioni hanno effetto solo se l’ordine viene formalmente modificato”.
Che il Governo ungherese, e in particolare Viktor Orbán, non ne sia a conoscenza o che stia deliberatamente tenendo gli ungheresi all’oscuro, la situazione è molto preoccupante.

