Ministero della Giustizia: consultazioni a cinque sui codici di procedura riuscite

Budapest (MTI) (MTI) Le consultazioni a cinque partiti con i leader dei gruppi parlamentari sull’attuale lavoro legislativo nel ministero della Giustizia hanno avuto successo, ha detto giovedì il ministro Laszlo Trocsanyi.

Ha detto che i rappresentanti dei Fidesz e dei Democratici Cristiani al potere, nonché i socialisti, Jobbik e LMP dell’opposizione sono stati informati sui principali ambiti di lavoro che riguardano i codici delle procedure civili, penali e della pubblica amministrazione. Il governo ha già approvato i principi regolatori del codice di procedura civile e ha autorizzato il ministero a presentare il concetto di codice di procedura della pubblica amministrazione, ha aggiunto.

Questi importanti atti legislativi determineranno per decenni il lavoro di avvocati, pubblici ministeri e giudici in modo che i loro principi debbano essere in ogni caso presentati alle parti, ha affermato Trocsanyi.

Nonostante alcune differenze, le opinioni sembrano convergere durante l’incontro, ha detto.

Il co-leader dell’opposizione verde LMP Andras Schiffer ha detto alla stampa di accogliere con favore gli sforzi volti ad aumentare la trasparenza delle decisioni dei tribunali nei confronti dei membri del pubblico. Allo stesso tempo, ha criticato i giudici per aver bloccato tutti coloro che si trovavano in custodia cautelare senza la dovuta considerazione.

Ha chiesto modalità più efficienti per fornire rimedio legale agli informatori nei casi di corruzione e per rendere pubblici i documenti in questi casi.

Il parlamentare nazionalista radicale Jobbik Gabor Staudt ha affermato che la responsabilità dei funzionari preposti all’applicazione della legge è importante e ha chiesto di rendere il recupero crediti un compito statale da svolgere senza scopo di lucro. Ha anche chiesto una maggiore indipendenza dei pubblici ministeri.

Il Partito socialista non sosterrà alcun emendamento che limiti i diritti procedurali delle persone, ha affermato il deputato Gergely Barandy, membro del comitato legislativo.

In una dichiarazione, Barandy ha accolto con favore il fatto che il governo abbia avviato consultazioni con l’opposizione sul processo legislativo “ per la prima volta in cinque anni”, ma ha aggiunto che tali colloqui non avranno successo a meno che il governo non “laceli la sua politica di rifiuto totale e integri le proposte dell’opposizione in nuova legislazione”.

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