Ministro degli Esteri alla CNN: L’Ungheria non discrimina per motivi religiosi

L’Ungheria non discrimina tra le persone in base alla religione, ha detto il ministro degli Esteri Péter Szijjártó in un’intervista trasmessa venerdì sulla CNN.
Ha ricordato che l’Ungheria è stata colpita da un’ondata di migrazione nel 2015: circa 400.000 persone hanno attraversato il confine e non hanno rispettato le normative, instillando paura negli ungheresi. Questo è il motivo per cui il governo ha dovuto adottare misure per proteggere il confine meridionale dell’Ungheria, ha affermato.
Szijjárt ó (Szijjárt ó (Szijjárt = 1800) (Szijjárt (Szijjárt 1800) (Szijjárt 1800) (Szijjárt 1900) (Szijjjárt 1900 1800 chi è a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 1 La posizione dell’Ungheria secondo cui la decisione sulla ricollocazione obbligatoria dei rifugiati tra gli Stati membri dell’Unione Europea è stata una decisione pericolosa e sbagliata per l’Unione Europea.
Ha detto che una recente sentenza della Corte europea non ha detto che l’Ungheria deve accogliere immediatamente i migranti, piuttosto la sentenza ha a che fare con il processo e la procedura relativi alle quote di rifugiati.
Rispondendo a una domanda sull’adesione dell’Ungheria all’UE, Szijjártó ha affermato che l’adesione del paese comporta dei vantaggi, ma ha aggiunto che l’UE gode anche dei vantaggi derivanti dall’avere l’Ungheria tra i suoi membri.
L’Ungheria vuole un’equa distribuzione degli oneri, ha sottolineato, sottolineando che l’Ungheria ha speso 800 milioni di euro per proteggere il suo confine meridionale per difendere tutta l’Europa e lo spazio Schengen.
Si è lamentato del fatto che molti leader europei non pongono sufficiente enfasi sulla garanzia della sicurezza del continente.
Szijjártó ha parlato anche delle sfide che l’Europa centrale deve affrontare nel suo discorso davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Tra questi, ha citato l’immigrazione clandestina e la crescente minaccia del terrorismo in Europa, la necessità di stabilire una cooperazione più equilibrata tra Est e Ovest e la tutela dei diritti delle minoranze etniche.
Immagine in primo piano: MTI

