Ministro degli interni ungherese nei colloqui sul controllo delle frontiere con la controparte croata

Budapest, 2 febbraio (MTI) 2 Il ministro degli Interni ungherese Sándor Pintér ha incontrato lunedì Vlaho Orepic, il suo omologo croato, per colloqui sulla “sistematic border control” a Budapest.

In una conferenza stampa dopo i colloqui, Orepic ha detto che con un nuovo metodo di “systematic” per il controllo del confine ogni concorrente sarebbe controllato, il che potrebbe portare alla formazione di code ai valichi di frontiera Le parti ai colloqui hanno concordato di adottare misure per prevenire tali inconvenienti, ha aggiunto.

Orepic ha ringraziato Pintér per il sostegno dell’Ungheria all’adesione della Croazia allo Spazio Schengen senza passaporto.

Pinter ha affermato che l’Unione Europea ha imposto il nuovo regime di controllo delle frontiere, e Ungheria e Croazia lavoreranno per usarlo come mezzo per aumentare la sicurezza senza imporre un onere aggiuntivo ai residenti dei due paesi, ha aggiunto che i valichi di frontiera verrebbero controllati indipendentemente dal fatto che stiano entrando o uscendo dal paese.

Secondo il nuovo regime di frontiera, i dati personali dei viaggiatori che entrano o escono dall’UE verrebbero confrontati con il Sistema d’informazione Schengen e altre banche dati per determinare se i loro documenti siano stati dichiarati smarriti o rubati. In base a un accordo raggiunto lo scorso dicembre dal Consiglio dei ministri, gli Stati membri dovranno anche determinare se il viaggiatore in questione rappresenta una minaccia per il loro Paese.

Pintér ha detto a MTI che il nuovo regime dovrebbe essere attuato entro 20 giorni dalla pubblicazione ufficiale del relativo regolamento UE. Alla domanda se l’attuazione del regime significasse che l’Ungheria dovrebbe inviare più ufficiali a pattugliare il suo confine, il ministro ha affermato che se i funzionari incaricati di attuare il regime lo ritenessero necessario, il governo dovrebbe esplorare i costi di dispiegamento di più ufficiali.

Rispondendo alla domanda di un altro giornalista, Pintér ha detto che non ci sono piani per installare zone di transito vicino al confine dell’Ungheria con la Croazia.

Ma ha detto che il governo prevede di espandere il numero di zone di transito lungo il confine con la Serbia per ospitare i migranti che presentano domande di asilo.

Foto: MTI

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