Ministro della Giustizia: l’Ungheria è la prima nell’UE a porre fine allo stato di emergenza

L’Ungheria ha concluso con successo la prima fase dei suoi sforzi contro il nuovo coronavirus e sarà il primo membro dell’Unione Europea a revocare il suo ordinamento giuridico speciale, ha affermato il ministro della Giustizia Judit Varga in un articolo pubblicato giovedì dal portale EUObserver.

“Siamo riusciti finora a evitare che la pandemia raggiungesse proporzioni tragiche simili a quelle di alcuni Stati membri Ciò è stato possibile perché il governo ungherese ha adottato tutte le misure necessarie a tempo debito e poteva contare sul sacrificio e sulla disciplina dei cittadini ungheresi, ha scritto” Varga.

Varga ha affermato che la straordinaria struttura di governance scelta dall’Ungheria ha raggiunto il suo scopo e le è servita bene.

“Senza lo stato di pericolo, nessuna delle misure necessarie avrebbe potuto essere adottata in tempo e alcune delle misure che hanno salvato vite umane non avrebbero potuto essere adottate affatto.”

Presentando la sua proposta per porre fine allo stato di emergenza, il governo ha chiarito che le sue misure durante la crisi erano “” non solo necessarie, proporzionate e riuscite, ma anche temporanee.

Varga ha insistito sul fatto che l’Ungheria è stata soggetta a una campagna politica coordinata e senza precedenti e a un’isteria per mesi”. Ha affermato che “il governo ungherese è stato attaccato durante il periodo più difficile nella lotta contro la pandemia, e gli attacchi hanno messo in dubbio le misure adottate e minato la legittimità delle sue decisioni”.

“Improvvisamente, è stato in Ungheria dove i diritti fondamentali erano in pericolo e non in paesi in cui l’applicazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo è stata sospesa.”

“Curiosamente, è stato lo stato di pericolo ungherese, un ordinamento giuridico speciale regolato dalla nostra costituzione, ad essere dipinto come una situazione extra-costituzionale e non le soluzioni ad-hoc adottate in alcuni Stati membri attraverso una legislazione speciale o bricolage costituzionale.”

Varga ha affermato che le misure speciali dell’Ungheria non sono affatto uniche in Europa. Inoltre, tali misure hanno conferito al parlamento ungherese ulteriori poteri.

“Anche se la Commissione [europea] si è affrettata a esprimere le sue particolari preoccupazioni sull’Ungheria, deve ancora rendere pubblica la propria analisi comparativa, promessa così tante volte, in modo da poter condividere le nostre conoscenze in un contesto costituzionale giusto e aperto dialogo.”

“In un mondo ideale, l’Ungheria avrebbe diritto alle scuse Ma sappiamo tutti che scusa sembra essere la parola più difficile,” ha concluso il ministro nel suo articolo.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *