Ministro ha condiviso quando il porto ungherese in Italia sarà pronto per l’uso

L’Ungheria ha firmato un accordo da 45 milioni di euro che apre la strada all’avvio dei lavori di sviluppo di un porto che il Paese sta istituendo a Trieste, con l’obiettivo di renderlo operativo entro il 2026, ha detto mercoledì a Roma il ministro degli Affari esteri e del commercio.
L’Ungheria ha acquistato il complotto per dare alle imprese ungheresi un accesso più rapido e più facile ai porti marittimi, ha affermato il ministero degli Esteri Péter Szijjártó dopo i colloqui con il vice primo ministro italiano Matteo Salvini. L’Ungheria ha presentato il suo piano di sviluppo per creare un porto in grado di movimentare 2,5 milioni di tonnellate di merci all’anno, ha detto Szijjártó.
L’Ungheria mira a fare di Trieste uno dei porti più importanti dell’Europa centrale attraverso il programma di sviluppo congiunto, ha aggiunto il ministro Szijjártó ha elogiato Salvini, affermando che “L’Europa ha ancora politici in posizioni di leadership che hanno una mentalità sobria quando si tratta di migrazione” Ha detto che Salvini sapeva com’era “quando qualcuno mette la protezione della sicurezza del proprio paese e dell’Europa sull’ipocrisia liberale”.
Ha detto che, come il governo ungherese, Salvini ha visto i rischi per la sicurezza posti dall’immigrazione e ha avuto il coraggio di esprimersi contro di essa. “È importante che le voci che si esprimono contro l’immigrazione clandestina diventino una cosa sola e più forte possibile, e costringano Bruxelles a smettere di sostenere l’immigrazione, ha detto” Szijjártó.
Il ministro ha detto che l’Ungheria è sotto pressione sia dal flusso costante di rifugiati dall’Ucraina che dai migranti illegali che tengono sotto assedio il confine meridionale. Le autorità ungheresi hanno impedito a 225.000 persone di attraversare illegalmente il confine del paese quest’anno, ha detto, aggiungendo che erano in corso procedimenti penali contro più di 1.500 trafficanti di esseri umani che avevano sparato contro agenti di polizia.
La migrazione dovrebbe essere fermata piuttosto che gestita, ha detto Szijjártó, aggiungendo che se Bruxelles si rifiutasse di cambiare la sua “pro-migration policy”, l’Ungheria potrebbe aspettarsi una pressione ancora maggiore sul suo confine meridionale, con il numero di tentativi di ingresso illegale che potenzialmente supera i numeri visti nel 2015. Per quanto riguarda i legami economici, Szijjártó ha detto che la cooperazione con l’Italia, una delle economie più sviluppate del mondo, potrebbe aiutare l’Ungheria a evitare la recessione.
Le imprese italiane costituiscono la nona comunità di investitori in Ungheria, ha detto Szijjártó. L’Italia è il quarto partner commerciale dell’Ungheria, con un fatturato commerciale bilaterale che ha raggiunto la cifra record di 12 miliardi di euro lo scorso anno, e si prevede che quest’anno aumenterà del 20-25%. Szijjártó incontrerà i ministri italiani per lo sviluppo economico e l’energia nel corso della giornata. Incontrerà anche il capo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite e il capo dell’agenzia spaziale italiana, con il quale firmerà un memorandum d’intesa sull’uso pacifico dello spazio.


