Ministro ungherese indignato: la Croazia aumenterà brutalmente il prezzo di transito del petrolio nel 2023

Il ministro degli Esteri Péter Szijjártó è stato ospite dell’Harcosok klubja (Club dei combattenti) di Spirit FM e ha parlato di una recente decisione croata riguardante l’oleodotto di Adria (Trans Adriatic Pipeline TAP) Ha detto che i croati vorrebbero aumentare il prezzo di transito del greggio di 2,5 volte dal 2023 che è per l’Ungheria Pertanto, hanno segnalato la questione all’Unione europea e vorrebbero che la Commissione europea agisse a favore degli acquirenti di petrolio: Cechia, Slovacchia e Ungheria.
Szijjártó ha affermato che l’oleodotto TAP attraverso la Croazia è stata l’unica fonte di petrolio greggio dell’Ungheria a condizione che le consegne di petrolio russo attraverso l’Ucraina sull’oleodotto Druzhba si fermassero. E ciò può accadere a causa della guerra in corso in Ucraina, durante la quale gli invasori russi hanno attaccato intenzionalmente la rete energetica ucraina per settimane. Il ministro degli Esteri ungherese ha sostenuto che in tali circostanze nessun paese dovrebbe trarre vantaggio da stati dipendenti dalle importazioni come l’Ungheria ATV ha scritto.
La Croazia intende però aumentare il prezzo di transito del greggio proveniente attraverso il loro TAP dal 2023 riguardante le importazioni ceche, slovacche e ungheresi, pertanto, il governo ungherese vuole che la Commissione europea agisca rapidamente e faccia cadere quell’idea ai croati, Szijjártó vorrebbe invece che i croati aumentassero la capacità del TAP perché, attualmente, non può rifornire i tre paesi dell’Europa centrale, inoltre, ci sarà a Bruxelles una riunione dei ministri dell’UE responsabili delle questioni energetiche Szijjártó vorrebbe inserire all’ordine del giorno l’aumento del prezzo di transito croato.
Il comitato per l’emergenza energetica discute la situazione dell’offerta, le prospettive
Il consiglio istituito dal governo in estate ha anche esaminato questioni di attualità nel settore energetico sotto la guida del ministro dell’Energia Csaba Lantos, ha affermato il ministero in una nota. I compiti del comitato operativo continueranno ad essere quelli di garantire la protezione dei tagli dei prezzi dei servizi pubblici, garantire l’approvvigionamento energetico per il paese e proteggere le famiglie ungheresi, ha affermato il ministero.


