Mostra Caravaggio to Canaletto fino al 16 febbraio

La mostra del Museo di Belle Arti intitolata Caravaggio a Canaletto presenterà gli stili principali, le figure di artisti eccezionali nonché la straordinaria ricchezza di generi, tecniche e temi della pittura italiana del XVII e XVIII secolo attraverso più di 140 opere di 100 maestri, inclusi nove dipinti. il numero più alto di un singolo artista incluso nel materiale esposto dal genio di spicco del periodo, Caravaggio.

La spina dorsale della selezione è costituita dalle 34 opere principali della collezione italiana barocca e rococò, acclamata a livello internazionale, della Galleria degli antichi maestri del museo, che sarà completata da 106 capolavori arrivati a Budapest da sessantadue collezioni di undici paesi, come il gallerie nazionali a Washington e Londra, il Musée du Louvre a Parigi, il Museo del Prado e il Museo Thyssen-Bornemisza a Madrid, la Galleria degli Uffizi a Firenze, la Gemäldegalerie a Berlino, la Gemäldegalerie Alte Meister a Dresda, il Kunsthistorisches Museum a Vienna e la Galleria Borghese a Roma. Il materiale attira l’attenzione internazionale poiché una mostra completa e su larga scala che esamina l’intera pittura italiana come quella di Budapest non viene allestita da decenni in nessuna parte del mondo.

Alcuni anni fa il Museo delle Belle Arti si è posto l’ambizioso obiettivo di presentare la pittura italiana del XV-XVIII secolo in due mostre consecutive, senza precedenti nella sua portata in Ungheria. La prima, intitolata Botticelli a Tiziano, tenutasi nel 2009-2010, ha attirato 230mila visitatori, diventando così una delle mostre di maggior successo nella storia del museo.

La prossima mostra rappresentativa dedicata alla pittura italiana del XVII-XVIII secolo si aprirà in ottobre e sarà l’evento conclusivo della Stagione Culturale Italo-Ungarica 2013 in Ungheria. I due secoli di arte italiana censiti dalla mostra sono stati determinati dallo stile barocco, che prevalse durante tutto il periodo Il primo barocco, iniziato alla fine del secolo precedente, continuò nel seicento del XVII secolo, che vide sorgere il naturalismo di Caravaggio e dei suoi seguaci, così come la scuola bolognese di classicismo legata ai Caracci L’alto barocco, durato più di cinquant’anni, si caratterizzò ugualmente per lo stile dinamico dei cosiddetti maestri decoratori, il classicismo barocco e il primo romanticismo. Possiamo parlare del periodo tardo barocco degli ultimi decenni del seicento, quando la tradizione dei grandi maestri fu portata avanti in modo un po’ vuoto e routinario. L’Era finì nel XVIII secolo con il lussuoso rococò veneziano, mentre a metà del secolo, si riferiva anche al settecento, come settecent, iniziavano a creare gli stili artistici e realistici della rappresentazione della rappresentazione della stessa gamma di stili artistici realistici.

La mostra rileverà il periodo in otto capitoli, a partire dal Caravaggio, la cui attività a Roma portò un cambiamento radicale nella pittura, passando al barocco in sostituzione del manierismo, per finire con lo sviluppo del rococò e del classicismo e l’introduzione dei loro maestri. La sezione di apertura esporrà due opere giovanili del Caravaggio, una di esse il Ragazzo con cesto di frutta, a cui seguiranno alcune composizioni religiose della pittura caravaggista, tra cui due versioni della Salomè di Caravaggio. La terza sezione mostrerà il classico barocco legato ai nomi di Lodovico, Agostino e Annibale Carracci, mentre la quarta unità presenterà la diffusione e la fioritura dell’arte barocca. La quinta sezione fornirà una panoramica dei generi borghesi della natura morta, del paesaggio, del ritratto e del ritratto di genere, seguita dalla parte dedicata alle principali tendenze stilistiche del XVIII secolo. Le ultime due sezioni forniranno uno scorcio della pittura settecentesca a Venezia e introdurranno la veduta e la fuga (paesaggio), che divenne un paesaggio popolare nella città veneziana attraverso quel canale di quel periodo.
La mostra è realizzata al più alto livello, grazie alla collaborazione di quasi cinquanta ungheresi e stranieri
curatori specializzati nel periodo, ed è accompagnato da un catalogo ungherese e inglese.

La mostra è curata da Zsuzsanna Dobos, storica dell’arte presso la Galleria degli Antichi Maestri, Museo delle Belle Arti.

Leggi di più mostra QUI.

Immagini (da sinistra a destra):
Caravaggio: Ragazzo con un Cesto di Frutta, ca. 1593Roma, Galleria Borghese © 2013. Photo Scala, Firenze
Caravaggio: San Giovanni Battista, 1600© ca Pinacoteca
Canaletto: Il Molo verso la Riva degli Schiavoni, ca. 1738Milano, Castello Sforzesco © 2013 Photo Scala, Florence

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