Nations League: vittoria casalinga consecutiva dell’Ungheria contro la Finlandia

I gol nel primo tempo di Ádám Szalai e Ádám Nagy hanno spinto l’Ungheria alla terza vittoria casalinga consecutiva e alla seconda vittoria consecutiva per 2-0 in casa del Groupama Aréna, questa volta contro la Finlandia.
Secondo mlsz.hu, L’Ungheria non era già in grado di vincere il girone di qualificazione, questo riconoscimento era già stato assicurato dagli avversari in questa sesta e ultima partita del girone, ma la squadra di casa sapeva che una vittoria avrebbe potuto vederla finire sopra la Grecia al secondo posto a seconda degli altri risultati.
Con Máté Pátkai squalificato dopo il suo secondo cartellino giallo della competizione e molte opzioni a sua disposizione, capo allenatore Marco Rossi ha segnato il ritorno dalla sua squalifica dalla linea laterale apportando quattro modifiche alla squadra che ha sconfitto l’Estonia in casa tre giorni fa, Péter Gulácsi, László Kleinheisler, Gergő Lovrencsics e ha riconfermato il capitano Balázs Dzsudzsák in sostituzione di Dénes Dibusz, Pátkai.
Kleinheisler è andato al volo dopo che Botond Baráth aveva abilmente diretto il corner mezzo liberato di Dzsudzsák alla sua destra dove il centrocampista dell’FK Astana stava aspettando.
9′ Dzsudzsák ha spostato la palla a sinistra su Ádám Nagy che poi l’ha fatta scivolare su Kálmár sulla sinistra dell’area di rigore degli ospiti, la sua successiva svolta intelligente all’interno ha aperto la possibilità di un rasoterra verso l’angolo all’estrema destra della porta, ma non riusciva a trovare del tutto il bersaglio.

Anche la Finlandia però si stava contraendo con l’intento e ha servito all’Ungheria avvertendolo quando Teemu Pukki ha punto I palmi di Gulácsi con un destro da posizione angolata, dopo aver attraversato solo Baráth vicino a lui. Non è stata però la fine delle preoccupazioni dell’Ungheria poiché la curva di destra risultante di Sauli Valsanen è stata lanciata di poco a lato da Robin Lod che aveva rubato davanti a Tamás Kádár sul secondo palo.
Due minuti dopo, Teemu Pukki ha avuto la possibilità di tirare al volo in porta da un’angolazione molto simile al suo tiro precedente, ma ancora una volta Gulácsi lo ha contrastato sul palo quasi sinistro.
Quei balli con pericolo hanno spinto l’Ungheria a giocare una partita più pressurizzata con e senza palla, una strategia che ha dato ricchi dividendi nei restanti 25 minuti del tempo, in primo luogo quando Ádám Nagy ha spostato rapidamente la palla su Mihály Korhut in una posizione centro-sinistra. a metà della metà campo finlandese e il movimento di Dzsudzsák a lato hanno creato lo spazio per un passaggio a Kálmár, il suo bel colpo all’interno ha dato a Szalai la possibilità di passare sulla palla e lanciarla oltre il portiere Jesse Joronen nell’angolo in basso a destra della rete per il suo quarto gol di questa campagna inaugurale della Nations League.

Questo superbo gioco di interazione meritava quel gol al 29′ ed è stato solo l’inizio per i padroni di casa, l’impressionante Ádám Nagy che rubava la palla a centrocampo e si lanciava verso la porta prima, sorprendentemente per lui, di scatenare un mezzo tiro al volo tremendamente potente e basso. che Joronen poteva solo deviare sul tetto della rete finlandese.
Questo gol al 37′ è stato il primo gol in assoluto del centrocampista del Bologna a livello internazionale e solo il secondo nel calcio senior.
Quando è scoppiato il fischio dell’intervallo, era chiaro che la squadra di Rossi era ormai in piena ascesa e nonostante le sostituzioni forzate da infortuni dei difensori Kádár e Baráth (Vinicius e Ádám Lang hanno preso il loro posto), questo dominio è continuato durante il secondo tempo, anche se c’era poco più avanti nel modo di agire a goalmouth.

Filip Holender di Honvéd è entrato al posto di Korhut per il suo debutto in nazionale al completo ed è stato lui ad avere la prima vera vista del gol nel secondo periodo, Szalai e Dzsudzsák si sono uniti bene per trovare il 24enne libero all’interno dell’area di rigore nel 64′, ma la palla sembrava saltargli più velocemente di quanto si aspettasse e poteva solo colpire la palla a terra e tra le braccia di un grato Joronen.
Tuttavia l’Ungheria ha spinto per più gol e quando Szalai ha commesso un fallo sulla fascia sinistra ha dato a Dzsudzsák l’opportunità di tirare un calcio di punizione al 78′ in area, ma la palla è arrivata sempre leggermente dietro Szalai e l’attaccante dell’Hoffenheim è riuscito a colpire di testa solo un metro di larghezza dal primo palo.
Kleinheisler è stato il prossimo a minacciare a un minuto dalla fine dei tempi regolamentari quando ha strappato la palla a un difensore finlandese vicino alla porta e si è scatenato con un tiro basso con il collo del piede sinistro, solo per Joronen che si è riunito sano e salvo dopo essersi posizionato bene.
La squadra ospite, nonostante un vivace tentativo di prendere piede nel gioco verso la fine, non è riuscita a fare alcun progresso e l’Ungheria ha avuto pieno valore per il terzo successo casalingo consecutivo in questa nascente comptetion. Infatti, con la Grecia che ha perso in casa all’estonia, questi tre punti li hanno portati sopra i rivali del Mediterraneo e al secondo posto nel Gruppo P dietro alla vincitrice Finlandia.
Immagine in primo piano: MTI

