Nessuna svolta dopo che la violenza domestica ha reso il crimine

Budapest, 3 maggio (MTI) 1 La criminalizzazione della violenza domestica ai sensi del nuovo codice penale non ha portato alcun passo avanti nella segnalazione dei casi nonostante le grandi aspettative dei gruppi civili che hanno esercitato pressioni per norme più severe, ha detto martedì il quotidiano Magyar Hirlap.

Un emendamento al codice penale approvato dal Parlamento l’estate scorsa definisce la violenza contro i familiari o un ex coniuge o partner come un reato a sé stante. Tale violenza è gestita come un reato sia che avvenga durante la convivenza o dopo la separazione ed è punibile con una pena di uno e cinque anni.

Secondo gli ultimi dati forniti al documento dalla procura capo, ci sono stati un certo numero di rapporti depositati presso le autorità e casi di accusa, nonché di condanna Ma statistiche combinate compilate dalla polizia e dalla procura mostrano che le procedure erano state avviate solo in 20 casi avviati ai sensi della relativa nuova disposizione del codice penale nel 2013. Le segnalazioni depositate presso le autorità sono state respinte in dieci casi, è stata avviata una procedura in sei casi, le accuse sono state presentate in quattro casi ma rinviate in uno di questi, dice il giornale.

Secondo i dati dell’accusa, i tribunali hanno emesso sentenze definitive in due casi nel 2013 e in tre nel 2014, afferma il giornale.

Il documento afferma che i gruppi per i diritti civili hanno notato un alto grado di recidiva che, a quanto pare, è rimasto invariato.

Foto: egyenlito.blog.hu

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