Non ci sono prove che uno dei terroristi degli attacchi di Parigi abbia attraversato l’Ungheria

Secondo le autorità francesi il proprietario del passaporto siriano non era uno degli aggressori suicidi, quindi non ci sono prove che i terroristi siano arrivati in Grecia con l’ondata di migranti, e poi si siano recati in Francia attraverso diversi paesi, tra cui l’Ungheria. L’aggressore potrebbe essere stato in Europa per un po’ e aver utilizzato un passaporto siriano solo per ingannare le autorità scrive hvg.hu.

Le autorità francesi sono assolutamente certe che il passaporto siriano che avevano trovato in una delle località non appartiene all’attentatore suicida, ha annunciato il canale Francia2 durante il News di domenica notte.

Se le impronte digitali delle due persone fossero identiche potrebbe essere probatorio che l’aggressore sia arrivato in Grecia con l’ondata di migranti, per poi recarsi in Francia attraverso diversi paesi, tra cui l’Ungheria. Questa è stata finora un’idea valida, poiché i migranti hanno accesso a passaporti falsi che costano solo un paio di centinaia di euro, dicono gli esperti. Un’altra ipotesi è che l’aggressore sia in Europa ormai da un po’ e abbia utilizzato solo un passaporto siriano per ingannare le autorità.

Il proprietario del passaporto, Ahmad al-Mohammad (25 anni), è completamente sconosciuto alle autorità francesi, e di lui non c’è traccia da quando ha lasciato l’Ungheria.

Gli attentatori suicidi hanno effettuato attacchi in sei località durante la notte di venerdì a Parigi: a Saint-Denis, a Nord di Parigi, vicino allo stadio Stade de France, tre aggressori si sono fatti esplodere, uno di loro potrebbe essere identificato finora L’aggressore si chiama Bilal Hadfi, che viveva in Belgio, e secondo fonti dei servizi segreti europei citato dal Washington Post, Hadfi era un membro dell’Isis.

Secondo il procuratore Francois Molins, uno degli attentatori suicidi allo stadio era un cittadino francese nato nel 1995, e vissuto in Belgio, non si sa se Molins abbia parlato di Bilal Hadfi, o dell’attentatore trovato vicino al passaporto, o del terzo attentatore Thierry Braillard, Il Segretario di Stato per lo Sport (Francia), ha detto che i terroristi hanno cercato di entrare nello stadio, ma non ci sono riusciti, quindi si sono fatti esplodere per le strade, uccidendo una persona.  

Ci sono stati altri due attacchi nel centro della città di Parigi paralleli agli attentati suicidi dello Stade de France.

Almeno tre aggressori si sono fatti strada nel club Bataclan; uno di loro è stato ucciso dalla polizia, gli altri due si sono fatti esplodere Ismail Omar Mostefai (29) è stato il primo ad essere identificato sabato; aveva radici algerine ma è nato in Francia.

Il terzo attentato è avvenuto per le strade di Parigi dove le persone che erano sedute sulla terrazza di bar e ristoranti erano i principali bersagli, uno degli assassini è stato Abdeslam Salah (26) che è attualmente in fuga e si sospetta essere il cervello degli attentati Salah è nato in Belgio, e il governo belga ha emesso un mandato di arresto internazionale contro di lui, e anche la polizia francese lo sta cercando, si è suicidato anche il fratello di Salah, Ibrahim Abdeslam (31); la polizia francese dice che si è fatto esplodere sul Boulevard Voltaire, mentre fonti belghe dicono che si è ucciso al club Bataclan Il terzo fratello è stato preso in custodia dalla polizia belga, secondo i media francesi la sparatoria in strada ha un altro autore, anch’egli in fuga, ma non è stata confermata dalla polizia.

L’Isis si è assunto la responsabilità degli attacchi che hanno ucciso finora 129 persone.

sulla base di un articolo di hvg.hu

tradotto da Adrienn Sain

Foto: MTI

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