Papa Francesco ha inviato un messaggio indiretto a Viktor Orbán e Katalin Novák?

Sebbene i nomi non siano direttamente menzionati nel nuovo libro di Papa Francesco, egli si pronuncia decisamente contro il populismo anti-migranti, nazional-cristiano e afferma che le donne non possono guadagnare meno degli uomini Una recensione del libro di Sogniamo: il percorso verso un futuro migliore dal 24.
Secondo il 24Critico di libri, il libro è una buona lettura e, come ha detto lui, “il mondo ne aveva bisogno come un boccone di pane”, ma c’è un grande aspetto negativo nel libro; ci sono affermazioni radicali che il maestro dei pensieri non riesce a giustificare Sostiene, ad esempio, che chi non rifiuta l’aborto, l’eutanasia e la pena di morte non può nemmeno avere un senso di responsabilità ecologica. Non importa cosa pensiamo di questi argomenti, non bisogna limitarsi a buttare in giro affermazioni di questo calibro senza sostenerlo; inoltre, il papa sostiene che un reddito di base incondizionato, così come una riduzione dell’orario di lavoro, aumenta l’efficienza della produzione, ma non spiega perché pensa che lo farebbe.
Tutti dovrebbero essere consapevoli che il libro non è stato scritto dal Papa stesso, il che non è necessariamente un problema, ma avrebbe dovuto essere evidenziato anche in copertina.
Il giornalista britannico Austin Ivereigh fu più di un aiutante; fu l’ideatore dell’idea di base, condusse le interviste e, in base alla loro corrispondenza, redasse un testo strutturato secondo le regole della sezione aurea.
Come 24Il critico del libro afferma:“Francis sintetizza l’interpretazione del mondo e delle crisi, in cui gli aspetti teologici, economici, politici e morali sono collegati a una sorprendente naturalezza”. Il libro incoraggia gli atei, gli agnostici o i lettori con altre visioni del mondo a prendere una decisione basata sul proprio giudizio morale, ma presume chiaramente che i valori comuni dei lettori includano l’universalità, la solidarietà e la sussidiarietà.
Secondo Papa Francesco, il cambiamento climatico, la migrazione e la crisi economica, così come la pandemia, non sono sfide separate, ma aspetti diversi dello stesso problema, più precisamente i sintomi di una malattia comune, quindi non possono essere risolti separatamente.

Pensa che i sintomi includano la mancanza di solidarietà, l’avidità insaziabile di banche e corporazioni, la miopia, la corruzione e l’ideologizzazione della politica, la ricerca delle armi, il traffico di esseri umani, i sacerdoti che si tengono al di sopra della massa laicale e l’inseguimento dei privilegi mondani Il Papa sostiene che la ragione comune è che le persone si sono allontanate dal loro ruolo nella Creazione; le persone si sono allontanate l’una dall’altra e dalla natura.
Secondo il Papa, la tentazione più grande del genere umano è cedere a “courteous demons”.
L’ambizione della discussione non dovrebbe essere quella di superare l’altro; secondo lui, c’è una tensione“fertile tra i diversi punti di vista” Il dialogo aperto è un’opportunità per raggiungere intuizioni comuni Allo stesso tempo, però, Papa Francesco è ideologicamente critico: il freddo gli passa per la schiena da tradizionalisti conservatori, dogmatici rigidi e liberali utopici allo stesso modo.
Il Papa darebbe alle donne un ruolo privilegiato in un mondo rinnovato, Sostiene fortemente una migliore stima finanziaria per le donne e crede che siano almeno altrettanto buone o addirittura migliori leader politici o ecclesiastici rispetto agli uomini La critica ha inserito un piccolo colpo verso Katalin Novák a causa del suo recente video sulle donne.
Francesco propugna la distribuzione equilibrata dei beni; egli suppone che le risorse non siano create per i privilegiati ma per l’intera umanità, per cui dovrebbero essere condivise Lo sfruttamento è così un confronto con la volontà divina.
“Un cristiano non può essere un nazionalista,” dice Francesco Aggiunge che il genere umano deve sperimentare un’unità diversificata, non una separazione Il papa critica i leader politici populisti, separatisti e anti-migrazione con una lingua insolitamente tagliente Viktor Orbán non è menzionato per nome, ma è impossibile che il capo della chiesa non abbia pensato specificamente al Primo Ministro ungherese, commenta il critico.
“Le dittature iniziano sempre così: seminano il seme della paura nel cuore del popolo, poi si offrono di proteggerlo dall’oggetto della sua paura, e in cambio negano loro il potere che determinerà il suo futuro.”

