Perché in Ungheria il settore immobiliare diventa più costoso in caso di crisi?

La risposta breve è: non c’è crisi La risposta più lunga è: ci sono numerosi fattori in gioco, uno dei quali è che, ufficialmente, non c’è crisi Nel frattempo, se non hai altra fonte di reddito che il tuo stipendio, praticamente non hai alcuna possibilità quando si tratta di acquistare un appartamento, non importa quanto piccolo.

Come abbiamo riferito un paio di settimane fa, questo marzo, il numero di acquisti di appartamenti in Ungheria ha raggiunto il picco decennale. In quell’articolo, abbiamo delineato un paio di ragioni dietro questo fenomeno apparentemente illogico Erano: le misure del governo per sostenere le famiglie (ad esempio l’assegno di alloggio familiare noto come “CSOK”, l’IVA sulle nuove case ridotta al 5% e i richiedenti “CSOK” esenti dal pagamento dell’imposta sul trasferimento di proprietà) e la disponibilità di prestiti a prezzi accessibili (inclusa la “baby loan” introdotta dal governo, che i genitori possono spendere per qualsiasi cosa).

Forbes ha ora rilasciato un’analisi dettagliata della situazione, elencando una serie di ulteriori fattori che hanno influenzato la compravendita di appartamenti Il primo è quello

non esiste il “Marcheo del mercato immobiliare ungherese”.

Come spiegano, esistono sottomercati individuali, secondo l’area geografica, il tipo di immobile (appartamenti, case famiglia, ecc.), e anche la dimensione dell’appartamento o della casa in questione, pur risentendo degli stessi eventi, non reagiscono ad essi in modo uniforme.

La seconda è che, anche se molti di noi hanno sperimentato una certa instabilità finanziaria, guardando al paese nel suo insieme, l’Ungheria non sta attraversando una crisi, almeno non paragonabile alla situazione del 2009.

Mentre alcuni settori hanno subito perdite incredibili, altri non hanno nemmeno avvertito gli effetti della pandemia, il bilancio nazionale è stabile, i prestiti bancari sono disponibili e l’aumento della disoccupazione è appena percettibile se si considerano le statistiche degli ultimi anni.

In Ungheria circa il 50% degli immobili viene acquistato tramite un prestito, considerato non problematico dal punto di vista economico.

Il terzo fattore è che, oggigiorno, il settore immobiliare è una delle migliori forme di investimento: probabilmente manterrà il suo valore di fronte all’inflazione, che ha iniziato ad aumentare in Ungheria poco prima della pandemia.

La quarta e ultima cosa da tenere a mente è che i prezzi pubblicizzati non necessariamente corrispondono a quelli finali: potrebbe esserci una differenza del 10-15% tra i due, ha detto a Forbes László Balogh, analista del più grande portale immobiliare ungherese Inoltre, molto spesso, gli acquirenti non hanno scelta: se devono muoversi, devono muoversi, e non c’è tempo per la contrattazione, che fa salire anche i prezzi.

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