Persona dell’anno del Financial Times: George Soros

La prestigiosa rivista economica britannica ha scelto George Soros come il Times finanziario Persona dell’anno.
Portafoglio riferisce che il Times finanziario considera Soros come il rappresentante della democrazia liberale e di un uomo d’affari della società aperta (Open Society) che ha vinto durante la Guerra Fredda La rivista sostiene inoltre che l’americano di origine ungherese deve affrontare le persone più influenti del mondo, come Vladimir Putin o Donald Trump, che stanno cercando di ‘delegittimare la sua persona’.
Tuttavia, non è solo Soros ad avere difficoltà contro le forze del nazionalismo e del populismo, ma anche contro le idee che rappresenta; vale a dire, anche l’equilibrio della democrazia liberale è in pericolo, dall’Ungheria all’America.
Il Times finanziario sostiene che Soros è l’unica persona che costruisce la propria politica estera come privato.
Soros, che da 30 anni ormai combatte il razzismo, l’intolleranza e l’autoritarismo come filantropo, ha condiviso la propria opinione sulla reazione che riceve costantemente dai populisti nazionali Più specificamente, da quelli europei:
“Sono incolpato di tutto; mi chiamano persino l’Anticristo Vorrei non avere così tanti nemici, ma lo prendo come un segno che faccio qualcosa di giusto.”
Ha anche spiegato che, a suo avviso, Donald Trump è il suo stesso nemico; una persona narcisista, che vorrebbe che il mondo ruotasse attorno a lui.
Soros crede che il mondo sia in uno stato di rivoluzione,
non aver perso la fiducia nel un altro voto sulla Brexit in realtà accadrà nel prossimo futuro in Gran Bretagna.
Inoltre, ha confrontato il Unione europea in un certo senso fino agli ultimi giorni dell’Unione Sovietica, dal momento che la burocrazia a Bruxelles non riesce a vedere che stanno per trarre la goccia più corta L’UE è nelle mani di avvocati costituzionali che stanno facendo le cose attraverso backdoor.
Soros ha detto al Financial Times che è sicuro che suo figlio porterà avanti la causa che hanno intrapreso insieme, per la quale si alzeranno, non importa quali siano i risultati:
“Combatteremo, anche se vinceremo o perderemo. Anche se non mi piace perdere così tanto”
Immagine in primo piano: www.facebook.com/OpenSocietyFoundation

