Pietra miliare scientifica: Dizionario delle lingue celtiche in fase di sviluppo da parte di linguisti gallesi

I ricercatori di un’università gallese hanno intrapreso la creazione del primo dizionario al mondo delle antiche lingue celtiche. Il progetto mira a raccogliere e organizzare sistematicamente le reliquie linguistiche conservate in Irlanda e in Gran Bretagna, offrendo straordinari approfondimenti sulla storia dell’Europa altomedievale.
Le origini delle antiche lingue celtiche sono state a lungo avvolte nel mistero, rappresentando una sfida significativa per gli studiosi che cercano di scoprire la storia di questa enigmatica famiglia linguistica. La difficoltà principale risiede nella scarsità di documenti scritti, che spesso sono frammentari.
Tuttavia, i ricercatori dell’Università di Aberystwyth hanno lanciato un’impresa storicamente significativa: compilare il primo dizionario al mondo delle antiche lingue celtiche. L’obiettivo del progetto non è solo quello di raccogliere gli artefatti linguistici sopravvissuti, ma anche di esplorare la storia, lo sviluppo e le interrelazioni di queste lingue, secondo IFLScience.
Le lingue celtiche esistono ancora oggi
Le lingue celtiche continuano a formare una famiglia linguistica vivente in Europa. Tra queste vi sono l’irlandese, il gaelico scozzese e il gallese, parlati in alcune parti della Gran Bretagna e dell’Irlanda, nonché il bretone, che sopravvive in Bretagna, nella Francia nord-occidentale.
Inoltre, il Cornish e il Manx si sono estinti, ma sono stati riportati in vita grazie a movimenti di revival linguistico. Tutte queste lingue discendono in ultima analisi dall’antico gruppo proto-celtico, che un tempo era diffuso in tutta Europa.
Anche le prove di epoca romana sono fondamentali per la ricerca
Il dottor Simon Rodway, responsabile di questo ambizioso progetto, sottolinea che l’esatta comparsa delle lingue celtiche rimane sconosciuta. Uno degli obiettivi principali dello studio è quello di raccogliere e sistematizzare le prove delle antiche lingue parlate nelle isole britanniche e in Irlanda.
Questo include nomi di luoghi e nomi personali celtici conservati in fonti greche e latine, oltre a manufatti linguistici della Gran Bretagna romana. Particolarmente preziose saranno le iscrizioni scolpite nella pietra utilizzando il cosiddetto alfabeto “Ogham”.
Queste iscrizioni si trovano su circa 400 monumenti in pietra sopravvissuti in Irlanda e Gran Bretagna e, secondo i ricercatori, rivelano dettagli cruciali sui primi irlandesi intorno al VII secolo.
Rodway osserva che, sebbene altre lingue siano state certamente parlate nelle Isole Britanniche prima delle lingue celtiche e possano essere state utilizzate insieme ad esse per un certo periodo, non sono sopravvissute prove indiscutibili di queste lingue.
Una pietra miliare per più discipline
La creazione del dizionario non sarà utile solo ai linguisti, ma potrebbe rivelarsi preziosa anche per gli archeologi, gli archeogenetisti e gli studiosi impegnati in altre ricerche storiche.
Il volume non solo documenterà le antiche lingue celtiche, ma esaminerà anche le teorie controverse riguardanti altre lingue parlate in Gran Bretagna e Irlanda, che potrebbero essere collegate alle prime forme di queste lingue.
In questo modo, la creazione di un dizionario delle antiche lingue celtiche potrebbe aprire nuove dimensioni nella linguistica, nella storia e nell’archeologia. I ricercatori sperano che il dizionario non solo faccia luce sullo sviluppo, le origini e le connessioni di queste lingue, ma fornisca anche approfondimenti sul contesto culturale e linguistico della prima storia europea.

