Potrebbe permetterselo? Ecco quanto costa un bunker nucleare privato in Europa

L’interesse per i bunker nucleari privati sta aumentando in tutta Europa con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche. Ma chi può effettivamente permetterseli e quali sono i Paesi che offrono il rifugio più sicuro in caso di attacco nucleare?

Da reliquia della Guerra Fredda a industria in espansione

Durante la Guerra Fredda, i bunker nucleari sotterranei sono stati costruiti in massa in tutta Europa per proteggere la popolazione da potenziali attacchi atomici. Tuttavia, con la caduta del Muro di Berlino, la maggior parte di questi sono stati smantellati, convertiti in musei o semplicemente abbandonati.

Oggi, solo pochi rimangono operativi e, secondo gli esperti, è improbabile che i modelli più vecchi possano resistere agli attacchi nucleari dei giorni nostri. Tuttavia, questo non ha scoraggiato coloro che cercano una protezione personalizzata. Un numero crescente di aziende private sta offrendo bunker nucleari in vendita, riferisce Euronews.

Più costoso di un appartamento in città

Il costo dei rifugi privati è elevato. I modelli più semplici (meno di 10 metri quadrati) costano tra i 3.000 e i 5.000 euro al metro quadrato – più o meno quanto un moderno monolocale o un bilocale in una città europea di medie dimensioni.

Ma le versioni di fascia alta o su misura hanno prezzi che possono raggiungere la stratosfera, da 170.000 euro a 1 milione di euro.

Le dotazioni variano di conseguenza: i bunker possono essere dotati di porte a prova di radiazioni, sistemi di ventilazione, cucine, serbatoi d’acqua privati e persino pannelli solari o generatori diesel. Nella fascia di lusso, si possono trovare anche salotti, televisori e un’atmosfera più simile a una villa sotterranea che a un rifugio di sopravvivenza.

Il produttore tedesco BunkerBauer, ad esempio, offre modelli con lanciatori di gas lacrimogeni e sensori di movimento.

Chi acquista rifugi nucleari?

La domanda è in gran parte guidata dalla mancanza di fiducia nella preparazione dei governi. Secondo il fondatore della società svedese Nuclear Bunker Company, la maggior parte dei clienti teme che i loro governi non siano in grado di proteggerli adeguatamente durante una catastrofe nucleare o di altro tipo su larga scala. La maggior parte degli acquirenti proviene da Svezia, Polonia e Paesi Bassi.

La tendenza è iniziata con l’inizio della guerra Russia-Ucraina nel 2022, e ogni nuova fiammata – come i recenti incidenti con i droni in Polonia – ha ulteriormente alimentato l’interesse.

Dove è più sicuro in Europa?

Pochi Paesi mantengono ancora oggi sistemi bunker attivi. La Svizzera vanta la rete più estesa e conosciuta, con una legislazione che richiede rifugi per ogni residente. Il Paese dispone di circa 9.000 bunker pubblici e 360.000 bunker privati, che offrono protezione a circa 9,3 milioni di persone, coprendo in sostanza l’intera popolazione.

La Svezia ha circa 64.000 rifugi che ospitano fino a 7 milioni di persone. Il bunker Klara di Stoccolma, da solo, può ospitare circa 8.000 persone in caso di emergenza.

La Finlandia ha più di 50.000 rifugi nucleari, la maggior parte di proprietà privata, con una capacità di protezione di circa 4,8 milioni di persone.

Il prezzo della sopravvivenza

Mentre i bunker dell’era della Guerra Fredda servono oggi principalmente come attrazioni turistiche in molti Paesi, in tutta Europa sta emergendo un nuovo mercato per i rifugi privati. Una cosa è certa: il costo della sopravvivenza è alto, tanto che per la maggior parte delle persone rimane un lusso irraggiungibile.

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