Premio del Comitato Helsinki ungherese per la rosa dei candidati per i diritti umani

Il Comitato Helsinki ungherese è tra i tre finalisti del Premio Vaclav Havel per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha dichiarato martedì l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE).
Secondo una dichiarazione rilasciata dall’APCE, il Comitato Helsinki ungherese “ svolge un’ampia gamma di attività nel campo dei diritti umani con particolare attenzione all’accesso alla giustizia e ai diritti dei richiedenti asilo, dei rifugiati e degli apolidi”.
Gli altri due finalisti sono il sacerdote gesuita austriaco Georg Sporschill, nominato per la sua cura delle persone vulnerabili e dei bambini, e Murat Arslan, giudice turco in detenzione dal 2016 che è stato nominato per il suo sostegno all’indipendenza della magistratura.
Il Premio Vaclav Havel per i Diritti Umani, istituito nel 2013 con il sostegno del governo ceco, viene assegnato a individui o organizzazioni per un’azione di “Outstanding” della società civile nella difesa dei diritti umani. Consiste in una somma di 60.000 euro, un trofeo e un diploma.
Il premio sarà consegnato alla prossima sessione plenaria di PACE prevista per il 9 ottobre.
Foto: http://website-pace.net

