Presentati i progetti di legge anticorruzione volti a porre fine alla procedura di condizionalità dell’UE
Venerdì scorso il governo ha presentato ai legislatori un secondo pacchetto di progetti di legge relativi alla procedura di condizionalità dell’Unione Europea.
Funzionari governativi avevano detto in precedenza che le modifiche proposte alla legislazione sarebbero state presentate al parlamento lunedì e venerdì, in linea con gli impegni assunti con la Commissione europea durante i colloqui per affrontare le preoccupazioni sullo stato di diritto e il loro potenziale impatto sul bilancio dell’UE Il primo pacchetto di progetti di legge è stato presentato lunedì.
Il pacchetto presentato venerdì, pubblicato sul sito web del parlamento, contiene emendamenti alla legislazione in materia di supervisione dell’uso dei finanziamenti dell’UE La legislazione proposta istituirebbe un’Autorità per l’integrità e una Task Force anticorruzione con l’obiettivo di raggiungere un accordo con la CE.
L’Autorità per l’integrità sarebbe un organo amministrativo statale, autonomo dal governo e da altre organizzazioni statali, guidato da un presidente e due deputati, nominati dal presidente ungherese su raccomandazione del capo dell’Ufficio statale di controllo, per un periodo di sei anni. Agli incaricati non sarebbe consentito servire un secondo mandato.
Il consiglio dell’Autorità per l’Integrità sarebbe tenuto a riferire sulle attività dell’organismo una volta all’anno ai legislatori e a presentare il rapporto anche alla CE.
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L’Autorità per l’integrità sarebbe tenuta a informare altre autorità, come l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) o la Procura europea (EPPO), se sospetta corruzione, conflitto di interessi, corruzione o altre violazioni o irregolarità legali.
La Task Force Anti-Corruzione, i cui membri includerebbero rappresentanti delle ONG anticorruzione nonché delle istituzioni statali, lavorerebbe a fianco dell’Autorità per l’Integrità, intraprendendo analisi, formulando raccomandazioni, emettendo pareri e redigendo decisioni La Task Force Anti-Corruzione sarebbe guidata dal presidente dell’Autorità per l’Integrità, ma il suo vice sarebbe scelto dai membri delle ONG dell’organismo Altre persone potrebbero essere invitate a partecipare alla Task Force Anti-Corruzione su base permanente o ad hoc.
La legislazione proposta istituirebbe un comitato di tre membri per sostenere decisioni indipendenti e obiettive sulla selezione delle persone coinvolte nel funzionamento dell’Autorità per l’integrità e della Task Force anticorruzione.
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La legislazione proposta modificherebbe le norme sulle richieste di informazioni di interesse pubblico.
Istituzionalizzerebbe e stabilirebbe inoltre le regole per il funzionamento di una direzione di supervisione interna e integrità che opera all’interno del portafoglio del ministro responsabile dell’utilizzo dei finanziamenti dell’UE. Il capo della direzione sarebbe nominato dal primo ministro su raccomandazione del ministro incaricato dell’utilizzo dei finanziamenti dell’UE per un periodo di quattro anni.
La Direzione per la supervisione interna e l’integrità riferirà sulle sue attività una volta all’anno all’Autorità per l’integrità.

