Preziosi manufatti rinvenuti nel Danubio Foto

Monete, armi e oggetti di uso personale sono stati trovati dagli archeologi del Museo Ferenczy a Szentendre, sulla costa del Danubio. Secondo il museo, questi oggetti provengono da un naufragio del XVIII secolo che non era ancora stato ritrovato.
Secondo 24.hu, un archeologo-hobby ha trovato una vecchia campana sulla costa del Danubio con un metal detector e ha immediatamente informato il museo. La campana era facile da trovare grazie al Il basso livello dell’acqua del Danubio. Gábor Gulyás, direttore dell’istituto, ha riferito che gli archeologi del museo hanno esaminato il manufatto e hanno affermato che la campana, che ha una foto di San Giorgio su un lato, risale al XVIII secolo.
Gli archeologi hanno trovato migliaia di monete il primo giorno dello scavo La maggior parte delle monete sono ungheresi, ma alcune di esse provengono da paesi dell’Europa occidentale come la Germania, le Terre Basse medievali e lo Stato Pontificio Un fatto interessante ma strano è che non sono state trovate monete balcaniche.
“La moneta più nuova è del 1745, la dinastia di Maria Teresa Questa è anche una prova forte che la nave affondò nel XVIII secolo Non solo monete ma sono state trovate armi come spade, coltelli, lance e palle di cannone, ha riferito il direttore.

La posizione del naufragio è ancora sconosciuta Il museo vorrebbe ritrovare il relitto perduto con i droni.
“Abbiamo trovato qualcosa che assomiglia al naufragio, ma non è ancora chiaro Attila János Tóth, che è anche uno degli archeologi e subacquei del museo, lo esaminerà mercoledì prossimo Se è il relitto allora faremo del nostro meglio per portarlo in superficie, ma dovremo affrettarci perché il livello dell’acqua del Danubio si alzerà di nuovo.” ha sottolineato il direttore.
Il direttore ha dichiarato che i manufatti perduti sono inestimabilmente preziosi e, con le mille monete ritrovate, il museo avrà la seconda più bella collezione di monete dell’Ungheria, oltre al Museo Nazionale Ungherese I manufatti ritrovati saranno restaurati ed esposti nel museo.


Immagine in primo piano: MTI di Márton Mónus

