Prezzo della benzina in crescita significativa da mercoledì in Ungheria

Il prezzo di mercato della benzina aumenterà notevolmente in Ungheria da domani, mentre dovremo pagare meno per il diesel Naturalmente, gli aventi diritto ad acquistare carburante a prezzo limitato finanziato dal governo continuano a pagare 480 HUF al litro (1,2 EUR/l).
Secondo il mfor.hu, il costo della benzina e del diesel cambierà notevolmente da mercoledì, avendo un effetto considerevole sul prezzo del mercato del carburante I prezzi della benzina cresceranno di 18 HUF (0,045 EUR), mentre dovremo pagare 10 HUF (0,025 EUR) in meno per il diesel da mercoledì.
Da mercoledì, pagheremo i seguenti prezzi di mercato presso le stazioni di servizio ungheresi:
- Benzina 95: 697 HUF al litro (1,74 EUR/l)
- Diesel: 786 HUF al litro (1,96 EUR/l)
Chi possiede privatamente auto con targa ungherese può comprare carburante a un prezzo limitato Si attesta a 480 HUF HUF al litro, che ora è di 1,2 EUR/l, uno dei migliori prezzi del carburante in Europa Il 4° governo Orbán ha introdotto la misura a marzo Molti pensavano che sarebbe durata solo fino alle elezioni generali di aprile, ma è rimasta, proprio come i limiti dei prezzi alimentari, che il governo prevede di estendere presto.
Portfolio.hu ha scritto che molti ungheresi hanno riempito le loro auto aziendali in Croazia perché lì il carburante era più economico. Sulla base di un rapporto dell’ATV, possono risparmiare 140 HUF al litro (0,35 EUR) nel caso della benzina e 90 HUF (0,22 EUR) su ogni litro di diesel. Inoltre, se la valuta nazionale ungherese diventa più forte, il divario si allarga e cresce l’“profit” degli ungheresi. E il fiorino si è notevolmente rafforzato negli ultimi giorni. Dopo essere rimasto addirittura a 430/EUR due settimane prima, oggi ha aperto a 400/EUR.
Un benzinaio croato ha detto ad ATV che, in Croazia, non c’erano limiti di prezzo del carburante ma gli ungheresi continuavano ad andare alle stazioni di rifornimento locali Le uniche eccezioni erano i camion diesel In quel caso, valeva più la pena riempire i serbatoi in Ungheria perché le aziende avevano il diritto di recuperare l’IVA.
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