Progetto di ricostruzione del castello di Eger da 6 miliardi di fiorini

L’anno prossimo verrà avviato un progetto di ricostruzione del Castello di Eger, ha detto a Hirado.hu Mátyás Berecz, direttore del Museo del Castello di István Dobó.

Il progetto mira a riportare le condizioni del XVI secolo La ricostruzione del cortile, del palazzo arcivescovile, della piazza principale medievale del castello, della cattedrale medievale e il miglioramento del Museo del castello di István Dobó a fini turistici saranno inclusi nel quadro del progetto.

Mátyás Berecz, direttore del Museo del Castello István Dobó, ha raccontato a Hirado.hu che nella sua condizione attuale, il Castello di Eger è un complesso edilizio composto da monumenti storici e patrimoni culturali attraverso i quali i visitatori non riescono a percepire realmente l’atmosfera del XVI secolo. “Il nostro scopo è creare un’atmosfera simile a quella del 16° secolo”, ha aggiunto.

Ha inoltre sottolineato che la priorità numero uno per la città è sempre stata il turismo incentrato sulla cultura, e che varie attrazioni saranno organizzate di conseguenza. “Con questo investimento di 6 miliardi di fiorini cercheremo di fare del Castello di Eger un’attrazione turistica che possa reggersi con le proprie gambe Non possiamo contare solo su supporti statali e comunali, quindi è nostra responsabilità farne un’attrazione che genera entrate”, ha detto il direttore Non si sottolineerà mai abbastanza che sono stati l’Ungheria e il Castello di Eger a proteggere l’Europa dalle truppe turche per più di un secolo”, ha aggiunto.

Come risultato del progetto di ricostruzione, il palazzo Arcivescovile servirà come luogo per fare conferenze, cerimonie di rappresentanza, o anche matrimoni Il castello di Eger è stato un simbolo del patriottismo ungherese e dopo che il progetto è completato può ricevere ospiti in modo corretto e servire la città come meritato, ha sottolineato.

Il progetto di costruzione, che si basa sulla concezione fatta dagli esperti del museo del castello, deve essere completato entro la fine del 2017.

basato sull’articolo di travelo.hu
tradotto da Gábor Hajnal

Foto: eger.hu

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