Proposta di legge sul divieto del Budapest Pride: i partecipanti rischiano sanzioni, diritti di riunione in pericolo AGGIORNAMENTO

Fidesz del PM ungherese Viktor Orbán ha presentato una proposta per modificare la legge sulle assemblee del paese Le modifiche proposte mirano a vietare le riunioni che violano le disposizioni della legge sulla protezione dei minori, che include contenuti che promuovono l’omosessualità o le questioni relative all’identità di genere dei minori La mossa è vista come un tentativo di vietare le parate del Pride, in particolare il Budapest Pride, che è stato un punto focale dei diritti LGBTQ+ in Ungheria.

Restrizione del Budapest Pride Fidesz (1)
Foto: Facebook/Orgoglio di Budapest

L’emendamento proposto fa riferimento alla legge sulla protezione dell’infanzia, che vieta di esporre i minori a contenuti che promuovono l’omosessualità o cambiamenti nell’identità di genere. La proposta Fidesz-KDNP suggerisce che organizzare e persino partecipare a tali incontri sarebbe considerato un reato minore, punibile con multe 24.hu riporta. In particolare, queste multe non possono essere sostituite con il servizio alla comunità o la detenzione, e i fondi raccolti sarebbero destinati a iniziative di protezione dei minori Se le multe non vengono pagate entro trenta giorni, saranno applicate in modo simile ai debiti fiscali.

Fidesz propone di utilizzare un software di riconoscimento facciale per identificare i partecipanti

Viene inoltre proposto l’uso di software di riconoscimento facciale per identificare i partecipanti a riunioni vietate, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sulla privacy e sulle libertà civili. Questa mossa è in linea con gli sforzi più ampi del governo ungherese per limitare i diritti LGBTQ+, seguendo uno schema osservato in altri paesi in cui sono state implementate misure simili.

Secondo il TelexI critici sostengono che questa proposta è un passo verso l’autoritarismo, paragonandola alle politiche in Russia. L’opposizione ha espresso forti obiezioni, con alcuni che chiedono una maggiore partecipazione agli eventi del Pride come forma di resistenza contro quelle che percepiscono come tattiche intimidatorie. Nonostante queste sfide, gli organizzatori e i sostenitori del Budapest Pride, incluso il sindaco Gergely Karácsony, rimangono impegnati a organizzare l’evento, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza e della libertà.

Budapest Pride Fidesz restrizione
Foto: Facebook/Orgoglio di Budapest

Orbán vuole bandire Pride ma è stato felice di ricevere Alice Weidel

Nel frattempo, il primo ministro Viktor Orbán ha espresso apertamente le sue intenzioni di limitare gli eventi del Pride, suggerendo che gli organizzatori dell’“ non dovrebbero preoccuparsi di pianificare la parata” di quest’anno (abbiamo trattato questo incidente in QUESTO articolo). Tuttavia, la sua posizione sulle questioni LGBTQ+ è stata evidenziata come incoerente quando lui recentemente accolto Alice Weidel, una politica lesbica del partito tedesco AfD, in Ungheria Questa visita ha suscitato polemiche, poiché contrasta nettamente con gli sforzi del governo per sopprimere la visibilità LGBTQ+ a livello nazionale. I critici vedono questo come un doppio standard, in cui Orbán sembra abbracciare individui LGBTQ+ provenienti dall’estero mentre lavora attivamente per limitare i loro diritti in patria.

Reazione degli organizzatori

La reazione degli organizzatori del Pride è stata feroce, con molti che hanno etichettato il divieto proposto come “fascism” piuttosto che come protezione dei bambini. Secondo HVG, gli organizzatori hanno promesso di continuare con l’evento, sottolineando che è fondamentale per promuovere l’uguaglianza e la visibilità per la comunità LGBTQ+.

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