Putin e Orbán in una telefonata segreta: ecco come il Presidente russo arriverebbe a Budapest

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán e il Presidente russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica venerdì per discutere i preparativi di un prossimo vertice di pace previsto a Budapest. Il dialogo è stato confermato sia da un post sui social media di Orbán che da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.
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L’arrivo di Putin a Budapest sarà impegnativo
Orbán ha annunciato la chiamata tramite la sua pagina ufficiale di Facebook, affermando che i due leader avevano completato la loro consultazione e che i preparativi per l’evento erano “in pieno svolgimento”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto eco a questo resoconto ai giornalisti a Mosca.
Peskov ha spiegato che Budapest è stata scelta come sede a causa della posizione indipendente dell’Ungheria sulla scena internazionale. Ha anche riconosciuto le complesse sfide logistiche che circondano il potenziale arrivo del Presidente Putin in Ungheria. Quasi tutti i Paesi vicini sono membri della NATO, dell’Unione Europea o della Corte Penale Internazionale (CPI), che ha emesso un mandato di arresto per il leader russo. Inoltre, il divieto di volo dell’Unione Europea nei confronti degli aerei russi rimane in vigore.
Putin e Trump si incontreranno a Budapest tra due settimane
Il Cremlino ha promesso di fornire ulteriori informazioni sulla chiamata e sui preparativi per il vertice nel prossimo futuro. Durante il suo briefing, Peskov ha anche osservato che un incontro tra il Presidente Putin e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe avvenire entro le prossime due settimane.

Zelensky sorpreso
Nel frattempo, a Washington, i rapporti suggeriscono che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato colto di sorpresa dalla notizia che Budapest avrebbe ospitato il vertice Trump-Putin volto a discutere una potenziale fine della guerra in Ucraina, scrive Telex.
Secondo le dichiarazioni di Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, ad Axios, la delegazione ucraina era appena arrivata nella capitale statunitense quando è emersa l’informazione. Yermak ha detto che il Presidente ucraino si trovava a Washington su invito di Trump e sperava che l’incontro portasse a “decisioni chiare” da parte degli Stati Uniti sugli aiuti militari e sul sostegno strategico.
Ha aggiunto che Zelensky continua ad esprimere la disponibilità ad incontrare il Presidente Putin “in qualsiasi formato e in qualsiasi Paese, ad eccezione della Russia o della Bielorussia”, sottolineando che alcune questioni relative alla situazione in prima linea e ai futuri passi di pace richiedono colloqui di persona piuttosto che discussioni telefoniche sicure.
Come arriverebbe Putin a Budapest?
Secondo l’esperto di sicurezza russo Aleksander Kots, il percorso di volo più sicuro per Putin a Budapest comporterebbe
volare da Mosca attraverso il Mar Caspio, l’Azerbaigian, la Turchia e poi la Serbia fino all’Ungheria, condiviso da Portfolio.
Dato che la Serbia non confina direttamente con la Turchia, si ipotizza il transito attraverso la Bosnia-Erzegovina (non membro della NATO). Questo percorso evita di attraversare i membri della NATO e dell’UE con appartenenza diretta alla CPI, che presentano rischi legali a causa del mandato di arresto in sospeso della Corte Penale Internazionale contro Putin per crimini di guerra in Ucraina. Kots mette in guardia dai rischi potenziali di “droni smarriti” che prendono di mira l’aereo di Putin durante il transito.
Nessun divieto di viaggio in tutta l’UE contro Putin
Un portavoce della Commissione UE ha chiarito che, sebbene i beni di Putin siano congelati, non esiste un divieto di viaggio a livello europeo nei suoi confronti. Spetta ai singoli Stati dell’UE controllare i propri ingressi nello spazio aereo e non sono state sollevate obiezioni ufficiali all’interno dell’UE in merito al passaggio di Putin o alla sua visita a Budapest.
L’Ungheria, che rimane legalmente uno Stato della CPI fino alla metà del 2026, nonostante abbia annunciato il ritiro nell’aprile 2025, è quindi formalmente tenuta a eseguire il mandato di arresto della CPI. Tuttavia, le azioni del governo ungherese – come i precedenti ricevimenti di personaggi con mandato di cattura della CPI – suggeriscono che è improbabile che trattenga Putin durante la sua visita, con il Ministro degli Esteri Szijjártó che ha affermato il diritto sovrano dell’Ungheria di ammetterlo.

