Questa è la prima volta che un vitello takin nasce in Ungheria

Questa è la prima volta che un vitello takin nasce in Ungheria.
Questi ungulati dall’aspetto strano sembrano essere bovini ma secondo le analisi genetiche appartengono alla sottofamiglia Caprine.
I takin vivono in diversi habitat nella regione orientale dell’Himalaya, in India, Myanmar, Cina e Bhutan, si distinguono quattro sottospecie in base all’aspetto esterno e al loro habitat.
Sono una vera curiosità nello zoo perché sono solo 400 quelli esposti in tutto il mondo di cui 4 vivono a Nyíregyháza.
Dei quattro tipi di takin, i takin Mishmi (Budorcas taxicolor taxicolor) vivono a Nyíregyháza Questi animali sono originari dello Stato indiano dell’Arunachal Pradesh, della parte settentrionale del Myanmar, della parte sud-orientale del Tibet e della parte nord-occidentale della provincia cinese dello Yunnan. Si stima che la loro popolazione non sia superiore a 3500 animali. Il toro takin dello zoo di Nyíregyháza è arrivato dalla Germania nel 2009 nel quadro del programma europeo Studbooks. Le femmine provenivano dalla Francia nel 2014.
Il vitello takin nasce ad aprile dopo una gravidanza lunga 220 giorni, è stato in grado di stare in piedi sulle gambe dopo poche ore Il giovane toro viene allattato dalla madre più volte al giorno fino a quando non avrà 9 mesi La nascita di questo vitello è una vera sensazione professionale perché nessun esemplare di questa specie è mai nato in Ungheria.
Gli animali maturi hanno la testa grande con le caratteristiche speciali di un naso ricurvo, sia il maschio che la femmina hanno le corna ma i tori hanno un corpo più massiccio con un peso anche di 350 kg.
In natura, preferiscono le zone montuose dal fondo delle valli boscose e dei boschetti di bambù fino alle praterie montuose, in primo luogo, vivono tra i 1000 e i 3300 metri di altitudine.
La loro dieta consiste in diversi materiali vegetali In piedi sulle due zampe posteriori, raggiungono i germogli superiori delle piante legnose, hanno un fitto mantello che li protegge dal freddo e il loro naso speciale preriscalda l’aria presa per respirare.
In natura i takin vivono in branchi composti da femmine composte e giovani maschi, i tori adulti sono per lo più solitari, utilizzano sempre la stessa via quando si spostano dal luogo di riposo a luoghi di abbeveraggio o alimentazione da cui si creano sentieri ben battuti.
Poiché la loro popolazione è in costante diminuzione nel loro habitat naturale a causa del bracconaggio e della deforestazione, la IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura e delle risorse naturali) classifica i takin come vulnerabili. L’Associazione europea degli zoo e degli acquari (EAZA) alleva questi animali rari nel quadro del programma europeo Studbooks.

