Questo è ciò che scrive la stampa internazionale sulla vittoria dell’Oscar del Figlio di Saul

Il momento in cui Sofia Vergara e Byung-hun Lee hanno annunciato che Il figlio di Saul è il vincitore dell’Oscar 2016 per Foreign Language Film è stato molto probabilmente molto speciale per tutti i cuori ungheresi Abbiamo aspettato 34 anni per un altro successo all’Oscar e l’accattivante dramma sull’Olocausto di László Nemes, Figlio di Saul, finalmente ha rotto il ghiaccio ieri sera.
Quello di István Szabó Mefisto (1981) ha vinto il nostro unico onore in lingua straniera prima Figlio di Saul, e il suo Hanussen (1988) è stato l’ultimo candidato ungherese nella categoria fino ad ora. Il film è stato accettato molto bene dalla stampa internazionale sin dal suo primo successo, tanto che, ad esempio, theguardian.com elencato come il miglior film del 2015 Vediamo cosa scrivono gli altri sul successo!
Independent.co.uk scrive ciò che rende il Figlio di Saul particolarmente notevole è che il film è stato finanziato (quando tutti gli altri lo rifiutarono) con il sostegno pubblico ungherese attraverso il suo fondo cinematografico nazionale.”
Il critico di Entertainment Weekly Chris Nashawaty ha dato a Son of Saul una A e lo ha definito un capolavoro di “absolute.” “È impossibile essere un amante del cinema senza essere stati prima su questa strada in film come Lista di Schindler e Il Pianista,” scrive. “Ma Nemes racconta la sua storia in un modo nuovo e rivoluzionario e devastante.”
Secondo variety.com, il loro critico, Justin Chang, chiamato Figlio di Saul “as una rappresentazione cupa e inflessibile dell’Olocausto come argomento cinematicamente oberato di lavoro, è stato ancora fatto su quel soggetto Justin Chang, un magistrale esercizio di privazione narrativa e sovraccarico sensoriale che riformula orrori familiari in termini audacemente esistenziali.
Reuters.com sottolineato che nel film di produzione ungherese si parlano diverse lingue, riflettendo la natura poliglotta del cupo mondo dei campi di sterminio della Seconda Guerra Mondiale.”
Latimes.com scrive quel “Figlio di Saul è un collage dell’inimmaginabile… Ha il potere di un documentario e la barbarie poetica dei migliori film sull’Olocausto, compreso quello di Steven Spielberg Lista di Schindler… Non importa quanti film sull’Olocausto hai visto; non ne hai visto uno come questo”
Per ultimo, anche Bud Spencer si è congratulato con noi per la sua pagina ufficiale di Facebook dicendo “Jó Reggelt ai miei fan in Ungheria e congratulazioni per il miglior film in lingua straniera 2016!!”
Foto:www.facebook.com/gezarohrig
Editor di copie: bm

