Rapporto del Consiglio d’Europa: le misure ungheresi sollevano serie preoccupazioni

L’Ungheria ha dovuto affrontare enormi sfide gli arrivi massicci di migranti e rifugiati nel corso del 2015 e del 2016, ma diverse misure adottate per rispondere alla situazione sollevano serie preoccupazioni sulla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei migranti e dei rifugiati, secondo un rapporto del Consiglio d’Europa (CoE) Il Rappresentante speciale del Segretario generale per la migrazione e i rifugiati Tomas Bocek, pubblicato giovedì, ha dichiarato.
Bocek ha valutato la situazione dei richiedenti asilo in Serbia e Ungheria nel rapporto di quasi 40 pagine, che si basa su una visita conoscitiva che ha effettuato nei due paesi nel giugno di quest’anno Ha visitato diversi centri di accoglienza in Serbia e zone di transito per migranti a Röszke e Tompa, nel sud dell’Ungheria, incontrando anche rappresentanti di autorità locali e organizzazioni civili.
“Il confinamento dei richiedenti asilo nelle zone di transito di Röszke e Tompa solleva interrogativi sulla privazione di fatto della loro libertà”,
Bocek ha detto nel rapporto Ha identificato il confinamento dei bambini in queste zone di transito, compresi i minori non accompagnati di età compresa tra 14 e 18 anni, come una questione che richiede misure da adottare con urgenza Il rapporto chiede di istituire un sistema di tutela per i bambini di età compresa tra 14 e 18 anni.
“La considerazione primaria dovrebbe essere l’interesse superiore del bambino Ogni sforzo dovrebbe essere fatto per evitare di ricorrere alla privazione della libertà dei bambini migranti e rifugiati per il solo motivo del loro status migratorio, ha detto” nel rapporto.
“È essenziale che il diritto di chiedere asilo, compreso l’effettivo accesso alle procedure di asilo e meccanismi di ricorso efficaci, sia garantito a ogni migrante e rifugiato, ha aggiunto”.
Bocek ha affermato che lo stato di pulizia e le condizioni igieniche erano buone nelle zone di transito, ma al momento della nostra visita ci sono state diverse lamentele da parte dei richiedenti asilo riguardo al calore insopportabile all’interno dei contenitori.”
“Alcuni bambini non accompagnati con cui ci siamo incontrati si sono lamentati del fatto che il cibo ricevuto non era sufficiente, ha aggiunto”.
Foto: Balázs Béli

