Sacerdote ungherese indignato per essere stato costretto a bere” sua acqua santa all’aeroporto di Budapest

Un prete ungherese si è trovato in una situazione insolita all’aeroporto internazionale Liszt Ferenc di Budapest quando il personale di sicurezza ha interrogato il suo contenitore di acqua santa, mentre sostiene che la sua libertà religiosa è stata violata, l’aeroporto insiste che il personale abbia seguito le norme standard.

Sacerdote ungherese beve acqua santa

24.hu ha riferito che un prete ungherese, Dávid Kulcsár, cappellano della cattedrale di San Michele a Veszprém, ha raccontato un incontro sorprendente a Aeroporto internazionale Liszt Ferenc di Budapest. Kulcsár ha condiviso la sua storia in un post su Facebook che non è più disponibile Secondo lui, il suo contenitore per l’acqua santa (un piccolo tubo di metallo) è regolarmente accettato a Roma Tuttavia, il personale di sicurezza ungherese lo ha sottoposto a ispezione, che sembra una procedura di routine per la maggior parte dei passeggeri.

Nonostante li informassero del suo status di prete cattolico e del fatto che aveva una bottiglia di acqua santa nella borsa, perquisirono i suoi averi Presumibilmente, anche la cerniera del suo zaino era danneggiata nel processo di passare attraverso le sue cose Quando il personale dell’aeroporto trovò il suo piccolo contenitore di acqua santa, ne misero in dubbio il contenuto e lo trattarono con sospetto A Kulcsár furono quindi date tre scelte: controllarlo, versarlo o berlo. In incredulo, scelse la terza opzione, cosa che non aveva mai fatto nei suoi 34 anni.

Il sacerdote ungherese Fidesz, sacerdote onorato di Kecskemét, sospeso a causa del nuovo scandalo di pedofilia
Foto: depositphotos.com

Violata la libertà religiosa?

Il sacerdote ungherese ritiene che questo sia stato un atto contro la sua libertà religiosa, ha scritto nel suo post su Facebook quanto segue

[L’Ungheria] dovrebbe essere un paese cristiano in cui la libertà religiosa esiste come diritto fondamentale Ogni giorno sentiamo parlare della terribile persecuzione dei cristiani nel mondo Oggi, nell’aeroporto del mio paese, come cittadino ungherese, è stata violata la mia libertà religiosa. Questo non sarà trasmesso su nessun canale di notizie, ma ciascuno tragga le proprie conclusioni…

La reazione dell’aeroporto di Budapest

L’aeroporto di Budapest ha risposto all’incidente che ha coinvolto il sacerdote ungherese Dávid Kulcsár, affermando che, pur rammaricandosi per eventuali disagi causati, le loro procedure di sicurezza sono conformi alle normative internazionali e ungheresi. Hanno citato il Regolamento UE 2015/1998, che impone un rigoroso controllo di tutti i liquidi nel bagaglio a mano. Come capacità del santo di Kulcsár acqua non è stato possibile determinare il container, non soddisfaceva i criteri necessari per il viaggio aereo.

Inoltre, l’aeroporto ha chiarito che il personale di sicurezza non costringeva il sacerdote a bere l’acqua santa ma gli presentava semplicemente opzioni standard: controllarla, scartarla o consumarla. Hanno inoltre sottolineato che il loro personale ha agito nel pieno rispetto delle regole, sottolineando che la decisione di bere l’acqua santa è stata interamente una scelta di Kulcsár.

Volo Aeroporto Budapest
Foto: FB/Aeroporto di Budapest

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Immagine in primo piano: depositphotos.com

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