Scandalo! gli affari esteri ungheresi non sono segreti per gli hacker di Putin

Già il 20 dicembre 2021, Péter Szijjártó ha ostentato con orgoglio la medaglia dell’amicizia ricevuta dal ministro degli Affari esteri russo, Lavrov Sergey, su ordine di Putin. Il ministro ungherese degli Affari esteri e del commercio lo ha fatto nonostante fosse da tempo a conoscenza degli attacchi informatici dei servizi segreti russi contro la rete di informazione degli affari esteri e del commercio ungheresi, che è governata dallo stesso Szijjártó.
Secondo il Direkt36, era già noto dalla seconda parte dell’anno che i russi avevano completamente compromesso i sistemi di informazione e posta interna del Ministero degli Affari Esteri, tra cui l’hacking di una rete crittografata che serviva allo scopo di archiviare in modo sicuro documenti politici top-secret che altrimenti avrebbero dovuto essere gestiti con la massima riservatezza.
Sulla base delle informazioni del notiziario,
questi attacchi contro il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio dell’Hungarain sono continuati fino al gennaio 2022.
Ex ufficiali dei servizi segreti ungheresi hanno informato il notiziario che esaminando le tracce degli attacchi informatici si può quasi certamente affermare che sono stati commessi da un gruppo di hacker che lavorano per i servizi segreti russi.
Questi hacker sono impiegati sia dal Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa, precedentemente di proprietà di Putin, sia dal GRU, il Servizio segreto militare russo Secondo le fonti,
Le agenzie governative ungheresi sono da tempo a conoscenza di questo gruppo di hacker per la loro decennale attività dannosa contro le reti governative ungheresi.
La diplomazia ungherese è diventata fondamentalmente un libro aperto per Mosca dopo questi numerosi attacchi informatici I russi possono ben anticipare ogni mossa del paese in quanto sono già a conoscenza dei piani del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio ungherese Ciò che è ancora più preoccupante è che tutto ciò sta accadendo in un periodo particolarmente critico, nel bel mezzo della guerra Russia-Ucraina L’infiltrazione russa era presente non solo prima della loro invasione dell’Ucraina ma è rimasta parzialmente attiva anche durante gli incontri di crisi dell’UE e della NATO.
Nel frattempo, il governo ungherese non ha alzato apertamente la voce contro gli attacchi informatici russi.
Direkt36 sostiene che gli hacker hanno utilizzato sofisticate tecniche di phishing e virus di posta elettronica dannosi per irrompere nel sistema, l’infiltrazione si è poi diffusa su tutto il sistema interno del ministero, gli attacchi informatici colpiscono tutti i computer della sede centrale, i suoi 90 rappresentanti e 150 entità Gli ex ufficiali del Secret Intelligence Service ungherese asseriscono che l’infiltrazione di informazioni è in corso da così tanto tempo che non si può nemmeno più risalire a dove e come gli hacker siano penetrati nel sistema.
Direkt36 ha cercato di raggiungere il Ministero degli Interni ungherese, responsabile della sicurezza informatica e del controspionaggio, nonché l’Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro, ma non ha ricevuto risposte alle sue domande.

