Serbia e Kosovo si impegnano a favore del dialogo facilitato dall’UE dopo aver firmato accordi a Washington

Serbia e Kosovo hanno promesso il loro impegno per il dialogo ospitato lunedì dall’Unione Europea (UE), dopo aver firmato accordi con gli Stati Uniti sulla normalizzazione delle loro relazioni economiche.

In una dichiarazione congiunta rilasciata da Aleksandar Vucic, presidente della Serbia, e Avdullah Hoti, capo del governo del Kosovo, i due leader hanno confermato all’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell che essi “attribuiscono la massima priorità all’integrazione dell’UE” e a proseguire i lavori sul dialogo facilitato dall’UE, che è “un elemento chiave dei rispettivi percorsi dell’UE.”

I due leader hanno rassicurato l’organismo paneuropeo della loro lealtà dopo aver concordato a Washington venerdì scorso più di una dozzina di termini sull’espansione della loro cooperazione economica.

Inoltre, lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

La Serbia trasferirà la sua ambasciata in Israele a Gerusalemme entro il prossimo luglio e Kosovo e Israele hanno concordato la normalizzazione dei legami.

Rispondendo alle domande dei media sull’allineamento con le posizioni dell’UE su questioni riguardanti Israele e Palestina, il portavoce dell’UE Peter Stano ha affermato che “qualsiasi passo diplomatico che potrebbe mettere in discussione la posizione comune dell’UE su Gerusalemme è motivo di seria preoccupazione e rammarico.”

Stano ha detto che

La Serbia sta già negoziando la sua adesione all’UE e pertanto dovrebbe allineare progressivamente le sue politiche con i paesi terzi alle politiche e alle posizioni adottate dall’UE.

Ha detto ai giornalisti che l’UE è stata informata prima della riunione di venerdì sulle questioni economiche ma non è stata informata su altre questioni affrontate alla fine.

Nella dichiarazione congiunta di lunedì, Vucic e Hoti hanno dichiarato a Bruxelles che si impegnano a “raddoppiare i loro sforzi per garantire un ulteriore allineamento dell’UE in conformità con i rispettivi obblighi.”

Dopo aver rilasciato la dichiarazione, i due leader sono entrati di persona nella riunione ad alto livello del dialogo, ospitata da Borrell e dal rappresentante speciale dell’UE Miroslav Lajcak.
Sono state discusse questioni delicate, tra cui gli accordi per le comunità non maggioritarie e la risoluzione delle reciproche rivendicazioni finanziarie e di proprietà. I colloqui a livello di esperti proseguiranno la prossima settimana.

Il Kosovo ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dal Serbia nel 2008. la Serbia lo rifiuta e considera il Kosovo una propria provincia.

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