Situazione a El Guerguarat (Zona Sahara del Marocco) Zona del Sahara

L’“polisario” e le sue milizie sono entrate nella zona cuscinetto di El Guerguarat nel Sahara marocchino il 21 ottobre 2020, e vi hanno compiuto atti di banditismo, bloccato la circolazione di persone e merci su questa strada, e continuamente vessato gli osservatori militari del Minurso, queste azioni hanno costituito veri e propri atti premeditati di destabilizzazione, alterando lo status dell’area, pur violando accordi militari che rappresentano una minaccia reale alla sostenibilità dell’accordo di cessate il fuoco dal 1991.
Nella stessa linea, questi atti minano le possibilità di un eventuale rilancio del processo politico ricercato dalla comunità internazionale, infatti, dal 2016, il “polisario” moltiplica questi atti pericolosi e intollerabili in questa zona cuscinetto, in violazione degli accordi militari, in spregio agli appelli all’ordine lanciati dal Segretario generale dell’ONU e in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare 2414 e 2440, che ordinavano al “polisario” di porre fine a questi atti destabilizzanti.
Da allora, il Regno del Marocco aveva immediatamente allertato e informato regolarmente il Segretario generale dell’ONU e gli alti funzionari dell’ONU su questi sviluppi estremamente gravi, il Marocco aveva anche attirato l’attenzione dei membri del Consiglio di Sicurezza e della Minurso nonché di diversi Stati confinanti su questa situazione.
Il Regno del Marocco ha dato tutto il tempo necessario ai buoni uffici del Segretario Generale delle Nazioni Unite e della MINURSO al fine di spingere il “polisario” a fermare le sue azioni destabilizzanti e ad uscire dalla zona cuscinetto di El Guergerat.
Tuttavia, gli appelli del Minurso e del Segretario generale dell’ONU, nonché gli interventi di diversi membri del Consiglio di sicurezza, purtroppo non hanno avuto successo.
Pertanto, di fronte a queste gravi e inaccettabili provocazioni delle milizie del polisario nella zona cuscinetto di El Guerguarat, il Marocco ha deciso di agire, in conformità con le sue attribuzioni e i suoi doveri e nel pieno rispetto della legalità internazionale.
A questo proposito, le Regie Forze Armate trasportarono, nel novembre del 13th 2020 su Altissime Istruzioni di Sua Maestà il Re Mohammed VI, un’operazione militare, al fine di ripristinare la libera circolazione al valico di El Guergarate, avvenuta in modo pacifico, senza scontri o minacce alla sicurezza dei civili.
Questa operazione, volta a porre definitivamente fine al comportamento inaccettabile del Polisario, arriva dopo aver esaurito tutte le possibilità di una soluzione diplomatica attraverso i buoni uffici delle Nazioni Unite.
Mira proprio a consolidare il cessate il fuoco prevenendo il ripetersi di atti così gravi e inammissibili che violano l’accordo militare e minacciano la sicurezza e la stabilità regionale.
Grazie al successo dell’operazione sopra menzionata, il valico di El Guerguerat tra il Marocco e la Mauritania è ora completamente assicurato attraverso la creazione di un cordone di sicurezza da parte delle Forze Armate Reali (FAR), secondo le Alte Istruzioni di Sua Maestà il Re Mohammed VI e garantire il flusso di merci e persone attraverso il passaggio tra i due posti di frontiera
Inoltre, secondo chiare regole di ingaggio prescritte da Sua Maestà per evitare qualsiasi contatto con i civili, la milizia armata del polisario ha aperto il fuoco sulle Forze Armate Reali, che hanno reagito costringendo i miliziani alla fuga, senza registrare alcun danno umano. I miliziani del polisario hanno volontariamente dato fuoco al campo di tende che avevano allestito e sono fuggiti in Jeep e camion verso est e sud, sotto gli occhi degli osservatori della MINURSO.
Il Marocco resta fermamente attaccato al mantenimento del cessate il fuoco, rilevando che l’operazione condotta dalle Forze Armate Reali mira proprio a consolidare il cessate il fuoco impedendo il ripetersi di atti così gravi e inammissibili che violano l’accordo militare e minacciano la sicurezza e la stabilità regionale.
Nonostante la strategia delle fake news e della disinformazione attiva da parte dei media polisario e polisario-friendly, l’intervento del Marocco nella zona cuscinetto di El Guerguarat è stato accolto con favore dalla comunità internazionale che ha elogiato il pieno impegno del Marocco per il cessate il fuoco, sottolineando, così, il carattere legittimo dell’operazione responsabile intrapresa dalle Forze Armate Reali marocchine.
In questo senso, i paesi arabi e le organizzazioni regionali hanno espresso il loro incrollabile sostegno alla marocanità del Sahara e alla destra marocchina per difendere la propria integrità territoriale e per intervenire, in modo così non offensivo, per ripristinare la sicurezza e la stabilità in la zona cuscinetto.
A questo proposito, paesi come Bahrein, Emirati, Egitto, Giordania, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Sultanato Oman, Yemen e altri hanno espresso il loro pieno e costante sostegno alla sovranità del Marocco e al suo diritto di difendere la propria integrità territoriale.
Allo stesso modo, il Consiglio dei Paesi del Golfo e il Parlamento arabo hanno sottolineato la posizione incrollabile dei loro paesi a favore della marocanità delle province meridionali del Regno, respingendo qualsiasi azione o pratica che possa influenzare il traffico in questa regione e chiedendo moderazione e impegno al dialogo e all’uso di soluzioni pacifiche in conformità con le risoluzioni di legittimità internazionale.
Allo stesso modo, l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) ha espresso il suo sostegno alle misure adottate dal Regno del Marocco per garantire il flusso di merci e persone nella zona cuscinetto di Guerguarat nel Sahara del Marocco.
Da parte loro, molti Paesi africani, in particolare Repubblica Centrafricana, Swaziland, Guinea Equatoriale, Gibuti, Gabon, Gambia, Sao Tomé e Principe e l’Unione delle Comore hanno salutato la reazione pacifica mostrata dal Marocco in seguito alle continue provocazioni e violazioni del polisario alle leggi internazionali nella zona cuscinetto, oltre a riaffermare il loro continuo e incondizionato sostegno alla marocanità della regione del Sahara.
L’Unione europea attraverso il suo Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il signor Josep Borrel nonché il suo Commissario responsabile per il vicinato e l’allargamento, il signor Olivér Várhelyi ha accolto con favore l’impegno del Marocco per il cessate il fuoco, ribadendo che garantire la libera circolazione delle persone e delle merci è fondamentale in questa regione L’Unione europea ha ritenuto che le tensioni debbano cedere il passo al processo politico, sottolineando che l’“è essenziale per preservare la stabilità politica ed economica del vicinato”.
Inoltre, molti paesi nelle immediate vicinanze del Marocco a livello europeo, in particolare Spagna, Francia, Italia e Turchia, hanno accolto con favore la reazione saggia e pacifica del Marocco alle manovre del fronte separatista e all’escalation a livello della zona cuscinetto.
Tutte queste dichiarazioni e testimonianze arrivano a riaffermare il legittimo diritto del Marocco a difendere il proprio territorio in conformità con le leggi internazionali in materia e nel rispetto della sicurezza dei civili, arrivando anche a confermare, ancora una volta, la responsabilità del polisario nel cercare con ogni mezzo di destabilizzare questa zona cuscinetto, in contraddizione con quanto previsto dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

