Spettacolari filmati su Gyilkos-tó e Béká-szoros VIDEO

È in corso una serie di tre filmati di droni sulla Transilvania e le sue meraviglie naturali, come 24.hu in evidenza Il primo episodio è già arrivato In questo video, possiamo vedere due luoghi d’interesse che si possono trovare nelle terre di confine della contea di Hargita: uno di questi è la valle Békás-szoros, l’altro è il leggendario lago Gyilkos-tó.

Békás-szoros (Gorge di Cheile B, in rumeno Cheile B) è una valle situata nelle parti nordoccidentali dei Monti Hagymás, nella valle del torrente Békás. È stata dichiarata protetta nel 1971; attualmente fa parte del Parco Nagyhagymás Nemzeti (Parco Nazionale Cheile Bicazului-Hăma.).

La valle del torrente Békás è la più lunga (“Longway”) e probabilmente la più affascinante (valle) dei Carpazi Orientali è lunga cinque chilometri È divisa in tre parti: Pokol kapuja (Porta dell’Inferno), Pokol tornáca (Portici dell’Inferno), Pokol torka (Gola dell’Inferno) Le scogliere calcaree quasi totalmente verticali sono alte 200-300 metri Un bazar si trova nella zona dove i Sekler di Korond vendono le loro merci Il fianco della montagna funge anche da habitat naturale del wallcreeper, un tipo speciale di uccello che vive sui pendii più ripidi delle montagne.

Gyilkó ó Lago Rosso, chiamato Lacul Roο in romaino (Romainan Roøss) (Romainan) (Romainan) (Romainan) (Romain Romainan) è situato a un paio di chilometri da Gyergyószentmiklós L’altopiano che si trova a 983 metri sul livello del mare offre uno scenario davvero variabile: profondi ruscelli che corrono, fitti pini, strade sinuose e pendii argentati di montagna Gyilkos-tó è nato a seguito di una frana nel 1837 Il lago è profondo circa 93 metri e si trova su circa 12 ettari.

La specialità del lago è che i pini si conservavano nell’acqua Il suo nome ungherese (gyilkos significa “killer”) è stato dato a causa di un mito tradizionale, che sostiene che greggi di pecore e alcuni pastori morissero durante la marea.

Sándor Ötvös ha creato una serie di tre filmati di droni su Transilvania. Qui potete guardare il primo episodio.

Foto: Wiki commons

Ce: bm

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *